Il concerto (gratis) di Natale in Duomo
Lunedì 19 dicembre torna il magico concerto di Natale in Duomo. Protagonista dell’evento, realizzato anche con il sostegno di Assolombarda, sarà l’Ensemble Strumentale e Vocale laBarocca di Milano, ensemble dell’Orchestra Sinfonica di Milano specializzato in musica sei-settecentesca, diretto dal suo fondatore, il Maestro Ruben Jais.
Il programma
Il programma musicale prevede la Cantata BWV 62, Nun komm, der Heiden Heiland di Johann Sebastian Bach, il Concerto grosso in sol minore, op. 6, n. 8 di Arcangelo Corelli e la Cantata BWV 63, Christen, ätzet diesen Tag di Johann Sebastian Bach.
La cantata BWV 62, in italiano “Ora vieni, salvatore delle genti”, fu composta da Bach a Lipsia nel 1724 ed eseguita il 3 dicembre dello stesso anno in occasione della prima Domenica di Avvento. Il tema musicale deriva dall'inno Nun komm, der Heiden Heiland, composto da Martin Lutero e basato sul secondo verso del Veni, redemptor gentium di Sant'Ambrogio.
Si tratta di una delle circa venti cantate composte da Bach durante il suo servizio alla corte di Weimar; venne eseguita per la prima volta il 2 dicembre 1714, prima domenica d’Avvento, e riproposta successivamente a Lipsia il 28 novembre 1723.
E’ scritta per un modesto ensemble strumentale, due violini, due viole e basso continuo, che accompagna tre un soprano, un tenore e un basso, oltre a un coro in quattro parti. Questa splendida cantata consta di due recitativi e due arie, si apre e si conclude con due corali: il primo è tratto dall’omonimo inno che Lutero compose e che dà il titolo alla cantata, derivato a sua volta dal “Veni, redemptor gentium” di Sant’Ambrogio. Il corale finale è invece desunto da un inno natalizio composto da Philipp Nicolai nel 1599 e intitolato “Wie schön leuchtet der Morgenstern”.
Nun komm, der Heiden Heiland è senza dubbio una Cantata in cui il genio di Eisenach sperimenta, osa, ricerca: basti osservare il movimento d’apertura in cui si combinano l’antica melodia del corale Nun komm, der Heiden Heiland con la tipica scrittura di un’ouverture francese. Ma anche Il secondo Recitativo rappresenta un piccolo capolavoro formale, in cui l’estro e la padronanza compositiva di Bach lo portano a rappresentare la voce di Cristo con il basso e il suo bussare al cuore del credente viene reso attraverso l’insistente pizzicato degli archi il suo bussare al cuore del credente.
Informazioni utili
Ingresso libero fino a esaurimento posti a partire dalle ore 19.30
Prenotazione obbligatoria a partire dal giorno 13 dicembre sul sito ufficiale duomomilano.it