Degustazione di miele e formaggi marchigiani: a Milano il 9 luglio
Terzo dei dodici appuntamenti per scoprire il meglio dell'offerta enogastronomica del territorio regionale marchigiano, strutturato in due momenti: l'approfondimento e la degustazione. L'incontro avrà come protagonisti d'eccellenza il miele e i formaggi che fanno parte delle eccellenze marchigiane.
L'apicoltura è un'antica tradizione marchigiana, che tutt'oggi è praticata e diffusa in tutta la Regione. La produzione è molto varia: si va dal miele che deriva dalle piante foraggere, come erba medica, lupinella e sulla, eccellenti nettarifere e dove le api trovano il loro habitat ideale. Molto apprezzato è anche il millefiori o poliflora, il cui gusto cambia di continuo al succedersi delle stagioni e secondo il versante collinare; non mancano anche mieli uniflorali quali acacia, castagno, girasole, tra cui spicca il miele di coriandolo, prodotto principalmente nella regione Marche per la maggiore diffusione della coltivazione della pianta del coriandolo per il seme destinato all'esportazione. La qualità e la peculiarità del miele marchigiano è legata anche alle specie vegetali spontanee e in particolare ad un'erba infestante, la stachys annua o Erba della Madonna.
Ideale e molto diffuso è il suo consumo con i formaggi ed anche in questo settore la produzione regionale vanta una lunga e consolidata tradizione. Il tagliere dei formaggi comprende il pecorino (in realtà ne esistono più di cento tipi, ognuno che riflette la maestria del produttore), accomunati dall'uso del latte ovino crudo appena munto e dal caglio, che deve essere naturale di agnello o capretto.
Sono inoltre da ricordare anche i formaggi di latte di capra, che vantano specialità quali il caprino al lattice di fico, per il quale vengono impiegati attrezzi di legno e caldaie in rame stagnato per preservare la microflora batterica autoctona.Non mancano le specialità come il pecorino fatto stagionare in botti di rovere, barili o tini o il Formaggio di Fossa, tipico delle provincie più a Nord, che si caratterizza per la stagionatura in fosse scavate nella roccia. La Caciotta di Urbino, detta anche casciotta, tra i formaggi più conosciuti delle Marche, ha ottenuto la DOP. Si riconosce per la sua pasta friabile, semicotta, ottenuta lavorando latte di pecora e vaccino, con l'aggiunta di caglio e lieviti nobili. Segue una breve stagionatura.Ancora troviamo il formaggio al tartufo, l'Ubriacone, ottenuto aggiungendo all'impasto vinacce di uve autoctone del territorio anconetano o il pecorino ubriaco alla Vernaccia di Serrapetrona. Delicato, dal piacevole profumo è anche il formaggio foglia di noce.