Presentazione del libro "Altri duci, i fascismi europei tra le due guerre": a Milano il 26 febbraio
26 febbraio 2015, ore 18, alla Società Umanitaria - via San Barnaba, 48 - Milano, Giorgio Galli, Aldo Giannuli, Marco Valle presentano il saggio gli Altri Duci di Marco Fraquelli: la mappa dei movimenti fascisti tra le due guerre oggi icone delle nuove destre e dei movimenti ultranazionalisti.
Quali sono i legami tra neofascismi, populismi e ultranazionalismi europei degli ultimi anni e i fascismi minori sorti in Europa tra le due guerre? Ne discutono a Milano il 26 febbraio alla Società Umanitaria ( ore 18 in Sala Bauer) il politologo Giorgio Galli, lo storico Aldo Giannuli e il giornalista Marco Valle in occasione della presentazione del libro Altri Duci. I fascismi europei tra le due Guerre di Marco Fraquelli ( Mursia).
Nel libro un quadro puntuale e dettagliato di tutti i Paesi e delle formazioni politiche che cedettero alla «tentazione» del fascismo: trentun Paesi,dall'Islanda alla Macedonia, dalla Svezia alla Lituania, dalla Svizzera all'Irlanda, dal Lussemburgo alla Finlandia,e di decine e decine di gruppi, partiti, movimenti che credettero di poter dare vita alla rivoluzione in «camicia nera». Alla loro guida, leader perlopiù sconosciuti al grande pubblico, anche se alcuni di loro tuttora venerati come «icone» dalla destra radicale di mezzo mondo, come il romeno Corneliu Z. Codreanu, il belga Leon Degrelle, o lo spagnolo Josè Antonio Primo de Rivera, o il vescovo Jozef Tiso, a capo della Slovacchia collaborazionista, il ricco profumiere còrso-francese Coty, fondatore, oltreché di un impero economico, del movimento Ami du peuple, i tre fratelli svedesi Furugard, ricordati nel bestseller di Stieg Larsson Millennium, o sir Oswald Mosley, creatore della British Union of Fascists, e padre dell'ex patron della Formula Uno, Max, e molti altri ancora. Il libro offre poi molte curiosità: per la prima volta, per esempio, si scopre che la pacifica Svizzera fu tra i più convinti promotori della prima «convention» internazionale fascista (ospitata a Montreaux); e che oltre alla marcia su Roma, vi furono marce su Berna, Bellinzona, Kaunas, Brno, Helsinki; o che a Reykjavik si tennero adunate «oceaniche» di ben 28 «camicie nere». Infine, al di là della rigorosa ricostruzione storica, e delle curiosità, il libro, come bene sottolinea la prefazione del politologo Giorgio Galli, offre materia per una riflessione sul più attuale fenomeno dell'insorgere, nel nostro continente, di neofascismi, populismi e ultranazionalismi.