Bollettino coronavirus Milano e Lombardia: altri 86 guariti, 1 morto. In città 16 nuovi casi
Il bollettino ufficiale di regione Lombardia sull'andamento del contagio. Gli ultimi dati
In Lombardia continua la battaglia al coronavirus. Martedì 4 agosto, stando al bollettino ufficiale di regione Lombardia, su 5.969 tamponi sono stati registrati 44 nuovi positivi, di cui 14 "debolmente positivi" e 4 a seguito di test sierologici.
Crescono di 86 i guariti, restano stabili le terapie intensive - che ad oggi accolgono ancora 9 pazienti -, mentre calano di 2 i ricoveri nei reparti ordinari, ora arrivati a 160. Nelle ultime 24 ore si è registrato un morto, con il tragico bilancio totale che arriva a 16.819.
Dei 44 nuovi positivi 19 sono stati riscontrati a Milano e provincia, di cui 16 soltanto sotto la Madonnina.
La battaglia quindi sembra sia finalmente arrivata al suo punto di svolta definitivo con gli indicatori che giorno dopo giorni si confermano migliori, tra ospedali che si svuotano e nuovi positivi che sono sempre meno.
Una conferma è arrivata lunedì direttamente dal presidente lombardo, Attilio Fontana, che ha diffuso i dati del "Centro Europeo per il controllo delle malattie infettive", l’Ecdc, che ha pubblicato la tabella dell’incidenza dei nuovi casi di coronavirus nel continente. "I numeri parlano chiaro - ha esultato il governatore -. L’Italia è all'ultimo posto con 6,2 su 100mila abitanti, poi la Germania con 10,3, Regno Unito 13,4, Francia 19,7, Croazia 25,3, Bulgaria 46,0, Spagna 60,2 e Romania 81,1. Anche in questo caso il sacrificio e il buon senso dei lombardi, i più colpiti dalla pandemia, nell'applicare le misure anti contagio viene premiato dai fatti. Purtroppo il virus assassino non è ancora sconfitto e noi - ha concluso - non abbassiamo la guardia. Questa è la Lombardia".
Tra Milano e Monza sperimentazione sul vaccino
E questa non è la buona notizia. Milano, Monza e la Lombardia, infatti, saranno tra le prime a sperimentare un vaccino per il covid con una collaborazione tra San Gerardo e università Bicocca.
L'ateneo meneghino e l'ospedale monzese lavoreranno su progetto in sviluppo da parte dell'azienda "Takis e Rottapharm Biotech", che è basato sul Dna ed è molto innovativa, anche dal punto di vista clinico.
Secondo Paolo Bonfanti, professore associato di Malattie infettive dell’Università di Milano Bicocca e direttore del reparto di Malattie infettive del San Gerardo, "il vaccino è innovativo perché, a differenza di altri attualmente in sperimentazione, non utilizza per la produzione di anticorpi un vettore virale, per esempio un adenovirus inattivato, ma è costituito da un frammento di Dna che, una volta iniettato nel muscolo stimola una reazione immunitaria (che previene l’infezione. Questa piattaforma tecnologica - ha sottolineato lo stesso Bonfanti - assicura inoltre la ripetibilità della vaccinazione se la risposta non fosse duratura”.
La sperimentazione sull’uomo - il primo passo verso l’utilizzo del vaccino su larga scala - sarà condotta presso il Centro di ricerca di Fase 1 della Asst di Monza, diretto dalla professoressa Marina Cazzaniga, e coinvolgerà in questa fase iniziale 80 volontari sani, che saranno portati fino a 200 nella cosiddetta Fase 2 immediatamente successiva.