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Coronavirus, via ai lavori della commissione d'inchiesta: presto sarà sentito Gallera

Prima riunione dell'ufficio di presidenza della commissione. Via ai lavori l'8 giugno

Dopo le polemiche, le discussioni e le liti politche, partono i lavori della neonata commissione d'inchiesta lombarda sul Coronavirus. Giovedì mattina, infatti, si è riunito l'ufficio di presidenza, con a capo Patrizia Baffi di Italia Viva, la cui nomina ha fatto gridare all'inciucio politico il Partito democratico e il Movimento cinque stelle. 

Insieme a lei, ad organizzare i lavori futuri, c'erano il vice presidente Mauro Piazza, Forza Italia, ed Elisabetta Strada, Lombardi Civici Europeisti, in qualità di consigliere segretario. La commissione terrà i suoi lavori ogni lunedì pomeriggio alle ore 14.30, ha fatto sapere una nota del consiglio regionale, così da evitare sovrapposizioni con gli altri appuntamenti di commissione e consiglio. La prima riunione è prevista per lunedì 8 giugno: nell’occasione l’ufficio di presidenza sottoporrà alla commissione il programma di lavoro individuato e condiviso, perché possa essere approfondito e integrato con ulteriori contributi e indicazioni avanzate dai commissari. 

Tre gli strumenti principali con cui si svilupperà l’attività della commissione d’inchiesta: il primo sarà quello delle audizioni con tutti i soggetti coinvolti nella gestione dell'emergenza. La prima audizione, infatti, dovrebbe vedere la presenza in commissione dell’assessore regionale Giulio Gallera e della direzione generale Welfare. Il secondo prevede la raccolta documentale di tutti gli atti, i provvedimenti, i decreti e le circolari emanate dal governo e dalla Regione, che andranno a comporre in ordine cronologico tre elenchi comparati distinti tra quanto di derivazione e competenza regionale lombarda e quanto invece nazionale e delle altre Regioni italiane. Il terzo e ultimo passo sarà raccogliere tutti i dati disponibili di carattere epidemiologico, sierologico, farmacologico e anatomo-patologico a livello lombardo e nazionale perché possano poi essere oggetto di una dettagliata e complessiva analisi di carattere scientifico. 

In occasione della prima seduta verrà infine proposto ai commissari di suddividere il lavoro individuando alcuni macrotemi, tra i quali le “zone rosse”, le modalità di effettuazione dei tamponi, l’ospedale in Fiera a Milano, i trattamenti sanitari, clinici e farmacologici adottati e il tema degli approvvigionamenti e dei dispositivi di protezione individuale. La commissione, spiega lo stesso consiglio, dovrà concludere i propri lavori entro 12 mesi. 

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