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Martedì, 19 Marzo 2024
Coronavirus

Spostamenti fuori regione dal 3 giugno: la Lombardia rischia di rimanere chiusa altre 2 settimane

La decisione di riaprire potrebbe slittare di sette o quattordici giorni

In tanti a Milano e in Lombardia si stanno chiedendo quando sarà possibile uscire dai confini regionali. A livello nazionale gli spostamenti tra regioni dovrebbero essere consentiti a partire dal 3 giugno e la decisione ufficiale è attesa per questo venerdì. Ma la Lombardia rischia di essere tra le regioni dove il via libera potrebbe slittare di una o persino due settimane.

Gli spostamenti tra regioni infatti dovrebbero essere concessi solo tra quelle con lo stesso livello di contagio: la libertà di movimento all'interno dei confini nazionali, dunque, potrebbe non essere totale. In sostanza, nelle regioni con un basso numero di contagi potrebbe non essere consentito l'ingresso a persone che provengono da regioni con un maggior numero di casi, come la Lombardia. Tra regioni che hanno la stessa situazione epidemiologica, invece, non ci dovrebbero essere limitazioni negli spostamenti. Questa l'ipotesi sul tavolo del confronto governo-regioni.

Spostamenti tra regioni: Lombardia ancora chiusa?

Non tutte le regioni potrebbero avere il via libera a partire dal 3 giugno: la Lombardia, ma anche il Piemonte e forse l'Emilia-Romagna potrebbero decidere di far slittare la riapertura di una o addirittura due settimane. Il motivo è dovuto all'alto numero di contagi presenti soprattutto nel nord-ovest. I dati fondamentali per stabilire se potranno essere autorizzati o meno gli spostamenti arriveranno il 29 maggio. Poi gli esperti nell'arco di qualche giorno dovrebbero valutare l'andamento della curva e solo allora si riunirà il governo: è probabile che la decisione arrivi tra l'1 e il 2 giugno.

Lombardia, Piemonte e forse anche Emilia-Romagna rischiano dunque di rimanere chiuse ancora per una settimana o forse due dopo il 3 giugno. La decisione non è ancora stata definitivamente presa, ma è nell’aria a causa delle proteste di alcuni governatori che sarebbero pronti, in caso contrario, a mettere in quarantena chi arriverà da quelle zone. Le linee guida nelle regioni del Nord-ovest, quindi, potrebbero essere diverse rispetto a quelle seguite nel resto d'Italia.

Attualmente è possibile uscire dalla Lombardia solo per motivi di lavoro, urgenza e necessità. Nei giorni scorsi, il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia ha ribadito che non verranno riaperte le regioni con rischio alto: "Se una regione è ad alto rischio di sicuro non potrà ricevere ingressi dalle altre". La data indicata a più riprese dal governo per una possibile svolta sul via libera agli spostamenti tra regioni è quella del 3 giugno. Il monitoraggio con i criteri stabiliti dal ministero della Salute sarà decisivo: in base ai dati comunicati venerdì 29 maggio da tutte le regioni si stabilirà il livello di rischio di ognuna (basso, moderato o alto). E proprio tenendo conto del livello di rischio, l'apertura potrebbe non essere totale. Le riaperture dei confini interregionali, insomma, sono condizionate dal report settimanale che fornirà le indicazioni per concedere il via libera agli spostamenti tra regioni diverse. Sarà il governo a stabilire i criteri per autorizzare le riaperture, e i presidenti di regione,  potranno imporre delle limitazioni.

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