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Coronavirus

Moratti (al contrario di Fontana) è favorevole al Green Pass

Le parole della vicepresidente lombarda sul modello francese di utilizzo della certificazione

Letizia Moratti a favore del green pass, la certificazione verde covid-19 rilasciata dal ministero della Salute, per entrare nei ristoranti, nelle palestre e negli stadi, come sta accadendo in Francia dopo la decisione del presidente Emmanuel Macron. 

"Siamo impegnati a garantir la sicurezza dei cittadini con ogni strumento - ha detto la vicepresidente e assessora alla Salute lombarda rispondendo ai microfoni del TgR Lombardia sull'utilizzo 'alla francese' del green pass -. Quindi qualsiasi strumento che serva a garantire la sicurezza ai cittadini, secondo noi è positivo".

Ad esprimersi favorevolmente sulla possibilità di rendere necessaria la certificazione verde per l'accesso a luoghi pubblici come ristoranti e locali, mercoledì era stato anche il sindaco di Milano, Beppe Sala: "Tutto sommato i risultati si sono visti - aveva commentato il primo cittadino -. Macron l'ha proposto e in un giorno ci sono state un milione di iscrizioni. Noi dobbiamo anche un po' forzare chi non si vuole vaccinare. È per il bene di tutti".

VIDEO. Sala favorevole al Green pass per locali e ristoranti

Sala, poi, ha detto di non aver compreso la posizione di Fontana che in prima battuta sembrava in linea con Macron salvo poi fare dietrofront. "Aspetto chiarimenti perché l'ho visto cambiare nel giro di 45 minuti. Sarà importante che chiarisse in maniera definitiva". In effetti il governatore lombardo, a differenza di Moratti, nei giorni scorsi ha affermato: “Io non ho detto che si debba incentivare il green pass, ma il contrario”, ovvero, “che nelle situazioni in cui è stato disposto l’utilizzo del green pass stavamo aspettando che il Garante si esprimesse sulle limitazioni”. "In questo momento - aveva aggiunto il governatore - non ce n’è bisogno, anche perché la campagna vaccinale sta andando molto bene e non abbiamo necessità di usare misure come quelle francesi per incentivarlo".

Il sindaco di Milano giovedì 15 luglio è tornato sull'argomento a margine della presentazione del masterplan e del villaggio olimpico dei Giochi del 2026: "Lo ribadisco senza se e senza ma: vedo troppa incertezza rispetto all'idea del green pass. Se deve essere un green pass all'italiana, al di là che poi mi chiedo perché ci sia bisogno di italianizzare le cose, facciano in fretta e diano certezza a tutti".

"Io sono molto favorevole alla logica del green pass - ha continuato Sala -. Oggi lo dici e sei subito sui social sommerso da minacce e insulti. Chiedo al governo di decidere in fretta. Lo chiedo anche per la comunità milanese, per un ristoratore, per chi fa un esercizio che può essere soggetto al green pass. Però ci metterebbe più tranquilli tutti".

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