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Milano, il difficoltoso rientro a scuola e lo spettro della Dad

La maggior parte degli istituti riapre lunedì 10 gennaio, ma per alcuni studenti le lezioni sono già riprese venerdì 7 gennaio. Per molti è concreto il rischio di tornare alla didattica a distanza

Dopo le vacanze di Natale, gli studenti lombardi si preparano a tornare a scuola lunedì 10 gennaio, anche se alcuni istituti, anche a Milano, hanno anticipato la riapertura a venerdì 7. Per tutti il rientro è complesso, tra quarantene dei ragazzi e assenza dei docenti contagiati dalla variante omicron.

Di fronte a tante difficoltà, c'è chi invoca il ritorno della Didattica a distanza; e chi invece fa notare quanto sia assurdo tornare a chiudere le scuole quando nessun altra attività vede uno stop, dai ristoranti ai negozi, passando per bar, cinema e teatri. Nel frattempo alcuni presidi dei licei milanesi hanno già adottato la Dad come strategia da usare in una fase di ripartenza, in teoria soltanto a gennaio o al più tardi a febbraio.

Molto critiche le posizioni di alcuni gruppi di studenti sul più recente decreto del governo Draghi. "Dal 10 gennaio - scrive Unione Degli Studenti Milano - coloro non in possesso del super green pass non potrannoi usufruire dei mezzi pubblici: con questo si va quindi a commettere una grave violazione del diritto allo studio (...). Inoltre con 2 casi positivi certificati in classe, si giunge a dividere tra Dad e presenza coloro che hanno fatto l’ultima dose di vaccino negli ultimi 120 giorni da coloro non vaccinati o che non hanno ancora effettuato il richiamo".

"Tenere chiuse le scuole è un atto profondamente sbagliato - ha commentato sui social l'ex assessore all'edilizia scolastica del Comune di Milano e maestro elementare Paolo Limonta -.  Non sono per niente d’accordo con quei dirigenti scolastici che chiedono di far stare tutti in dad fino a fine gennaio. E poi, magari, fino a fine febbraio. Non sono per niente d’accordo con la politica di questo governo che, a parole, ha messo la scuola al centro e in pratica non l’ha fatto. Proprio per niente. Io il 10 gennaio sarò a scuola con le mie bambine e i miei bambini. Hanno 'salvato' il Natale e poi anche il capodanno. Tengano aperte le scuole e facciano di tutto per garantire la fruibilità di spazi di comunità alle bambine e ai bambini, alle ragazze e ai ragazzi".


 

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