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Sospensione richiami a chi ha avuto Astrazeneca, Fontana: "Ci devono dare più dosi di Pfizer"

Il governatore difende la scelta di Regione Lombardia di sospendere i richiami con diverso vaccino. Mancano, spiega Fontana, le dosi sufficienti

Poche dosi di Pfizer per poter partire subito con le seconde dosi con il vaccino americano per chi ha effettuato la prima somministrazione con Astrazeneca e ha meno di 60 anni, come da ordinanza perentoria del Ministero della Salute. A dirlo è il governatore lombardo Attilio Fontana, tornando sul tema della sospensione di fatto, da parte di Regione Lombardia, di questi richiami.

"Noi la programmazione l'abbiamo fatta sulla base delle disposizioni che arrivavano dall'Aifa e dal governo. E quindi noi dovremmo rivedere tutta la programmazione, perché le dosi destinate al richiamo Pfizer erano destinate solo a chi aveva fatto la prima dose Pfizer. Quindi o arrivano dosi in più o dovremo rivedere la programmazione", ha detto il governatore, a Milano per la cerimonia di inaugurazione del Prix Italia organizzato dalla Rai.

Cosa è successo con AstraZeneca

Il caso era scoppiato venerdì, quando - dopo la morte sospetta di una 18enne in Liguria - il Cts aveva deciso di restringere il campo di utilizzo di AstraZeneca. “Da domani, sabato 12 giugno, secondo quanto disposto dal Comitato Tecnico Scientifico, le seconde dosi agli over 60 vaccinati con Astrazeneca saranno fatte con lo stesso vaccino. I richiami delle persone under 60 vaccinate in prima dose con Astrazeneca verranno invece effettuate con un altro vaccino", aveva fatto sapere la direzione generale del Welfare in una nota. 

Sabato mattina, la situazione era cambiata di nuovo. “In attesa di una nota ufficiale di Ministero della salute e di Aifa, competenti a rilasciare un parere scientifico, e allo scopo di tutelare quanto più possibile la salute dei cittadini e garantire i loro diritti, la direzione generale Welfare ha deciso di sospendere cautelativamente i richiami eterologhi, quindi con un vaccino diverso, per tutti i cittadini under 60 che hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca. Per chi ha più di 60 anni nulla cambia", avevano spiegato dal Pirellone. 

Nel pomeriggio, poi, l'ultima versione, quella definitiva. “Alla luce della circolare del Ministero della salute e del collegato parere Aifa, Regione Lombardia provvederà alla somministrazione della seconda dose di vaccino ai cittadini under 60 vaccinati con AstraZeneca in prima dose, alla somministrazione eterologa, ossia con vaccino Pfizer o Moderna”

Richiami sospesi (per forza)

Ed ecco, però, il problema. “La riorganizzazione del programma vaccinale - aveva sottolineato la regione - avverrà negli stretti tempi necessari sulla base delle dosi di vaccino disponibili".

Evidentemente adesso il Pirellone dovrà riuscire a trovare nuovi spazi e nuove dosi per i lombardi che dovranno ricevere Pfizer o Moderna e che invece avrebbero dovuto essere vaccinati con AstraZeneca. È chiaro che non è semplice, anche perché la campagna vaccinale prosegue sempre in base alle dosi disponibili. Dalla regione hanno comunque già fatto sapere che chi aveva l'appuntamento per il richiamo con AstraZeneca in questi giorni riceverà presto l'sms con la nuova data. 

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