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Cosa sono i "tamponi a nastro" e perché possono essere importanti

La mozione in regione dei lombardi civici europeisti per evitare la didattica a distanza

Più tamponi, addio didattica a distanza. Elisabetta Strada, consigliera regionale dei lombardi civici europeisti, ha deposito giovedì una mozione al Pirellone per chiedere alla giunta regionale di impegnarsi con il governo affinché venga abolita la quarantena nelle scuole, al momento prevista in caso di positività di uno degli studenti. 

L'idea della Strada è semplice: con un tracciamento completo - e non più a campione, come previsto dal decreto governativo - le possibilità di nuovi positivi si abbasserebbero sensibilmente e si potrebbe così cancellare la quarantena, di conseguenza, la Dad, che alla prima settimana di ritorno tra i banchi è già scattata per 37 classi

"Ho chiesto - ha spiegato la consigliera - di abolire la quarantena nelle scuole e usare i tamponi per fare contact tracing, come suggerito dalla lista civica ‘Milano in Salute’ e in particolare dalle dottoresse Serena Passamonti, ematologa al Policlinico, e Valentina Massa, professore associato del dipartimento di scienze della salute dell’università Statale. Ho chiesto inoltre di estendere l’effettuazione dei tamponi a tutte le scuole lombarde di ogni ordine e grado, senza limitarsi al campione rappresentativo individuato dal comitato tecnico scientifico del ministero e dalla giunta lombarda”.

“A meno di una settimana dall’inizio dell’anno scolastico – ha sottolineato la Strada - già ben 37 classi stanno nuovamente svolgendo la didattica a distanza a causa di alcuni studenti risultati positivi, che hanno costretto l’intera classe alla quarantena, così come stabilito dall’ultimo decreto governativo, che impone che i compagni dello studente positivo siano considerati contatti stretti e rimangano a casa, con tempistiche differenti tra vaccinati - 7 giorni - e non immunizzati", dieci.

“Quel che è peggio - ha ipotizzato l'esponente dei civici europeisti - è che il numero delle classi sottoposte a quarantena è destinato a salire, posto che gli studenti delle scuole primarie non rientrano ancora nel piano vaccinale. Siamo tutti concordi su quanto sia fondamentale che gli studenti possano svolgere le lezioni in presenza con continuità per il loro apprendimento e la loro socialità, evitando gli effetti negativi della Dad, ampiamente comprovati dopo due cicli scolastici svolti in gran parte a distanza. Lo scorso 27 luglio - ha proseguito - è stato approvato il mio ordine del giorno che impegnava la regione a prevedere alla riapertura delle scuole di effettuare a rotazione nelle diverse scuole i tamponi, anche salivari, agli studenti e al personale scolastico, così da garantirgli la frequenza in sicurezza, per poter monitorare il diffondersi del virus ed evitare possibili focolai e il ritorno all'utilizzo della Dad ma limitando lo screening a un campione di scuole sentinella".

Invece, ha rimarcato la Strada, "i dati sulle classi in quarantena a pochi giorni dalla riapertura delle scuole indicano chiaramente che è necessario monitorare maggiormente gli studenti attraverso la somministrazione di tamponi, anche il pratico tampone salivare non invasivo, da estendere a tutte le classi di ogni ordine e grado. Per effettuare un efficace contact tracing ed intercettare in anticipo eventuali soggetti positivi è indispensabile - ha concluso la consigliera - ampliare il raggio dello screening sulla popolazione studentesca ben oltre il campione rappresentativo di scuole sentinella ed effettuare tamponi a nastro".

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