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La bottega gastronomica più lussuosa e ricercata di Milano è nascosta in un magazzino di periferia

“La gente non capisce, entra e ci chiede se vendiamo piante o se possiamo cambiargli una gomma, qui invece c’è un negozio di ricercatezze e alcune sono proprio uniche”, ci racconta Alessandra Vaglia della Bottega MGM

La storia dell’azienda di forniture e distribuzioni gastronomiche all’ingrosso MGM Alimentari affonda le sue radici indietro di 30 anni tondi. “In realtà mio papà si occupava di ristorazione anche prima”, racconta Alessandra Vaglia, “ma il marchio è nato qui a Milano nel 1994. Io avevo 3 anni e lui era appassionatissimo di funghi e di tartufi già allora e iniziò a rifornire i migliori ristoranti d’Italia e poi del mondo”. Il fondatore Maurizio Vaglia è morto qualche mese fa e Alessandra si è ritrovata proprietaria e amministratrice delegata di questo gruppo di distribuzione alimentare che è cresciuto grazie all’expertise accumulato sui funghi e sui tartufi freschi e poi si è allargato ad altre eccellenze e ricercatezze per rispondere alle domande dei clienti che sono botteghe, hotel, catering, ristoranti di livello e grandi chef. 

Lo sviluppo di MGM Alimentari

Magazzini pieni di cibo da tutte le parti del mondo, le celle con tanti preziosi tartufi, “ma devi venire a ottobre, vedrai quanti funghi”. L’azienda si è trasferita qui nel 2013, dopo gli anni in cui le attività e lo smistamento delle merci avvenivano nel loro spazio ai Mercati Generali. Nel tempo una parte di magazzino è stata trasformata in location per eventi; dall’altro lato ci sono gli uffici e l’amministrazione e in un angolo qualche anno fa è nata - nascosta in questo piccolo villaggio urbano di capannoni - una bottega che a differenza di tutto il resto del mondo MGM è aperta anche al pubblico qualsiasi. Alle persone che passano, agli utenti privati e non soltanto ai compratori all’ingrosso. Solo che le persone non lo sanno, non se lo immaginano, e in pochi superano la soglia per avventurarsi. Dentro però c’è un alimentari di lusso di tutto punto: caviale, ostriche, foie gras, petti d’anatra, polli di Bresse, filetti di Wagyu, salami di Varzi oppure chorizi e rari jamon spagnoli. Così come acciughe del Mar Cantabrico e colossali barattoli di porcini sott’olio.

La Bottega di MGM a Milano

L’aspetto della Bottega di MGM (supportata da un robusto sito di e-commerce) è per il momento piuttosto semplice, ma i contenuti sono molto ricercati. E i prezzi sono conseguenti: si tratta di un negozio annastanza costoso dove comprare cose speciali, ecco perché resta molto curioso ritrovarlo in questo contesto. “Ma è anche vero che il quartiere sta cambiando tanto, quando siamo arrivati qui nel 2013 non c’era mica la Fondazione Prada e i tanti altri spazi culturali che stanno nascendo. Nel 2015 quando abbiamo aperto lo spazio per eventi Feelingfood la gente ci chiedeva se fosse stato sicuro posteggiare l’auto qui fuori. Ora è tutto in miglioramento”. E i clienti privati? “In molti vengono interpretando la bottega come posto dove comprare qualcosa di eccezionale per fare un regalo, quando sono invitati a cena, del foie gras o un grande Champagne. Altri però la usano anche per fare acquisti per casa. Certo, magari non è la spesa di tutti i giorni ma c’è chi investe sulla qualità”. 

La Bottega di MGM che diventa un bistrot

E nel 2024 non mancheranno le novità, anche per festeggiare i primi 30 anni di questa impresa milanese fortemente legata al mondo della ristorazione di eccellenza e ai grandi alberghi. Alessandra Vaglia è intenzionata a dare una spinta alla Bottega concepita dal suo papà. Aprirla più verso la strada, trasformarla anche in uno spazio di sperimentazione, un concept store di ricercatezze da aprire anche alla somministrazione: “Alla fine per convincere le persone a investire su un prodotto ricercato bisogna fare in modo che lo provino”. E così dopo l’estate potrebbe nascere un piccolo bistrot di super eccellenza affacciato su Via Benaco (dove tra l'altro stanno aprendo altre realtà interessanti) e la bottega di lusso nascosta non sarà più troppo nascosta. “Se ci riuscirò, lo chiamerò ‘Vaglia’ come il nostro cognome. Con l’obiettivo di dare più valore a questa zona e dare nuovo significato al concetto stesso di negozio di vicinato”. Il resto Alessandra ce lo racconta nella video intervista qui sopra.

La Bottega MGM

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