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Expo 2015 Musocco / Via Gallarate

Renzi al cantiere Expo: "Facciamo vedere di cos'è fatta l'Italia"

La visita al cantiere a meno di 50 giorni dall'inaugurazione. Agli operai: "Per voi il primo maggio deve ripartire qualcos'altro"

«Una cattedrale laica, dove ognuno contribuisce orgogliosamente con il proprio pezzettino», queste le parole di Matteo Renzi che nella mattinata di venerdì 13 marzo ha visitato i cantieri dell’esposizione universale. Il sopralluogo è avvenuto a 49 giorni dall'inaugurazione. Obiettivo: fare il punto dei lavori  — ancora in corso — e incontrare anche una delegazione degli operai che stanno eseguendo i lavori (l'intervista video). Presente anche il governatore della Lombardia Roberto Maroni, che si è detto molto ottimista (video). 

Prima, però, una visita alla Agusta Westland, storica azienda varesotta che si occupa della fabbricazione di elicotteri e di velivoli sia civili che militari. Il premier ha assistito a un'esibizione del nuovo convertiplano AW 609, un velivolo in grado di replicare le caratteristiche dell'elicottero (lo stazionamento in aria) che dell'aereo classico.

Renzi in visita a cantieri Expo (foto Gemme/MilanoToday)

«Rivedere dopo sei mesi di lavoro il cantiere è un tuffo al cuore», ha affermato il premier ricordando la sua visita precedente, ad agosto 2014. «Ce la faremo come sempre nel nostro Dna, facendo le corse alla fine. Le aziende stanno mettendocela tutta all'ultimo miglio» (video), ha proseguito mostrando fiducia sul fatto che i lavori saranno completati: «Quando il Paese rema dalla stessa parte, i sogni diventano realtà».

Renzi ha voluto anche rassicurare gli operai sul loro futuro dopo Expo. «Siamo convinti — ha risposto a una domanda di uno di loro — che il sistema delle infrastrutture e dell'edilizia deve ripartire e sta ripartendo». E ancora: «Per voi, il primo maggio, deve ripartire qualcos'altro». Per i lavoratori e le lavoratrici un elogio («stanno dando il cuore per finire», e «stanno costruendo una grande cattedrale laica»).

Il premier ha poi definito l'esposizione «non soltanto una fiera, ma una strepitosa occasione culturale. Fino a poco fa, era sinonimo di scandalo. Dobbiamo farlo diventare sinonimo di ideale». La fiducia deriva anche dal successo nella vendita dei biglietti: circa tre milioni in Italia, con l'obiettivo di puntare a più di dieci milioni. «In ogni famiglia ci sarà la domanda e la voglia di vedere Milano e l'Expo», ha spiegato il premier. «Facciamo vedere al mondo di cosa è fatta l'Italia», ha concluso.

Attorno alla Lake Arena, dove è avvenuto il discorso del Premier, gli operai non hanno posato gli attrezzi. Nei cantieri sono al lavoro circa 5mila operai per oltre 400 imprese che lavorano su turni per circa 20 ore al giorno. Numeri faraonici. Ai microfoni di MilanoToday hanno detto di essere ottimisti, «anche se ciò che resta da fare è davvero tanto». 

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