Otto febbraio 2022, le sette e mezza del mattino passate da pochi minuti. Su una Peugeot 307 ci sono due uomini. Due uomini che parlano d'affari. Uno di loro dice: "Domani bisogna farlo per forza qua". L'altro sembra d'accordo e guarda un po' più avanti: "Prima di San Valentino bisogna lavorare". Ed effettivamente San Valentino arriva. Altra auto - una Citroen Xsara -, ancora due uomini. L'orologio segna le 6.53, poco dopo l'alba. Il pensiero fisso è lo stesso: "Porco cane, se dobbiam lavorare oggi". E ancora: "Speriamo, speriamo di lavorare", accompagnato da una bestemmia. Perché "gli faccio un pensiero a lei, non c'ho un caz***". I due uomini su quella Peugeot 307 sono Carlo Testa - 42 anni compiuti il 12 dicembre, il "Testone" della Comasina e un lunghissimo curriculum come rapinatore - e il socio Carlo Dimundo, 56 anni, origini baresi e un soprannome che dice tanto, tantissimo di lui: il "Principe". È lui l'uomo che si preoccupa di San Valentino, anche a bordo della Citroen Xsara, dove a fargli compagnia c'è invece Antonio Cavorsi, foggiano di 63 anni, anche lui - conosciuto tra gli amici come il "Catamarano" - un discreto pedigree criminale. Il loro "lavoro", quello che sanno fare meglio, è rapinare. Organizzare e mettere a segno rapine.
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