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La cerimonia / Gallaratese / Via Giacomo Quarenghi

Dedicata una sala in biblioteca a Viktoriia Amelina, scrittrice ucraina uccisa dai russi

Amelina, che era anche attivista contro i crimini di guerra, è morta a 37 anni, nell'estate del 2023, a causa del bombardamento russo al ristorante di Kramatorsk. Intitolata una sala della Biblioteca Gallaratese

La scrittrice, poetessa e attivista dei diritti umani Viktoriia Amelina è morta a 37 anni, nell'estate del 2023, in seguito al bombardamento di un ristorante a Kramatorsk da parte della Russia. Vi si trovava con una delegazione di colombiani, tra cui lo scrittore Héctor Abad Faciolince. Viktoriia Amelina è morta quattro giorni dopo il bombardamento, ricoverata in un ospedale a Dnipro. "È una martire d'Europa", ha detto Christian Rocca, direttore editoriale de Linkiesta, intervenendo martedì 26 marzo alla biblioteca Gallaratese di via Quarenghi a Milano, dove una sala lettura è stata intitolata proprio a lei.

Alla cerimonia hanno partecipato anche l'assessore alla cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi, Veruska Mandelli, assessora alla cultura del Municipio 8, Yaryna Grusha, docente e giornalista nonché traduttrice di Amelina, Viktoriia Fufalko, vice console ucraina a Milano e Svitlana Tkachenko, mediatrice culturale.

Durante la cerimonia, Yaryna Grusha e Svitlana Tkachenko hanno letto alcune poesie di Viktoriia Amelina. Inoltre, all'interno della biblioteca Gallaratese, è stata allestita la mostra uCRYna, con 28 fotografie di Carlo Cozzoli e Marco Cremonesi del collettivo fotografico Memora, che per sei mesi hanno documentato la guerra a Lviv, Kyiv, Kherson e in Donbas. La mostra sarà aperta al pubblico fino al 30 marzo.

"Le sue opere ispirano le persone"

"L'impegno e la voce di Viktoriia Amelina sono stati un faro attento di speranza e di resistenza. Le sue opere sono state tradotte in varie lingue europee, ispirano e toccano i cuori e la testa di molte persone", ha detto l'assessore Tommaso Sacchi: "In suo onore la biblioteca Gallaratese si arricchirà oggi di una nuova sezione, dedicata alla libertà d'espressione: un valore nel quale credeva Viktoriia, nel quale crediamo noi tutti e che affidiamo alle nostre biblioteche civiche. Oggi inauguriamo una sala lettura, non solo per portare alla luce la vita e la produzione letteraria di una figura straordinaria, ma per riaffermare, con questo gesto simbolico, il nostro impegno verso i principi di pluralità, libertà, parità, cultura e umanità che ritroviamo negli scritti e nella vita di Viktoriia Amelina".

"La guerra su vasta scala, che ha paralizzato il mondo, continua a lacerare le nostre vite", ha detto la vice console Viktoriia Fufalko: "Quando si è in uno stato di guerra si ragiona per numeri. Invece è importante ragionare per nomi: ogni vittima merita di essere ricordata. Per questo siamo grati alla biblioteca e al Comune di avere concesso al nome di Viktoriia Amelina di rimanere in vita. Vuol dire molto per tutti gli ucraini che continuano a difendere questi valori umani, e a combattere contro l'oppressione e un regime per cui paghiamo un prezzo veramente alto".

Dal 2022, dopo l'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina su larga scala, Viktoriia Amelina aveva iniziato a collaborare con l'organizzazione dei diritti umani Truth Hounds nelle aree orientali, meridionali e settentrionali dell'Ucraina. Si occupava in particolare di documentare i crimini di guerra e, prima di morire, aveva iniziato a scrivere un saggio su questa attività, che verrà pubblicato tra non molto. Numerose iniziative si sono svolte in tutta Europa per ricordarla; a giugno il Parlamento europeo le dedicherà una sala.

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