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Venerdì, 26 Aprile 2024
Arte / Dergano / Via Livigno

La scultura con la faccia di Fedez all'asta con Sotheby's

Il ricavato sarà devoluto alla Fondazione TOGETHER TO GO (Tog) per la costruzione della nuova sede di via Livigno a Milano. Nel frattemo, l'opera è ammirabile in Triennale

Un'opera del 2021 di Francesco Vezzoli, "Il narcisista pessimista o il pessimista narcisista", sarà installata nel mezzanino dello Scalone d’Onore di Triennale dove resterà dal 22 febbraio al 4 aprile 2022. L’opera è un doppio ritratto dell’artista e imprenditore Fedez realizzato in marmo bardiglio e in statuario Michelangelo. L’installazione nasce dall’incontro tra arte e musica, da un confronto e scambio tra Vezzoli e Fedez attraverso il quale Vezzoli si è fatto interprete di alcune tematiche del nuovo album del cantante, Disumano, di cui l’opera stessa è diventata successivamente la cover, con uno scatto del fotografo Delfino Sisto Legnani. Il 4 aprile 2022 alle 18.30 l’opera sarà messa all’asta, in collaborazione con Sotheby’s Italia, in Triennale. 

Il battitore sarà Raphaelle Blanga, Senior Director, Head of Department, Contemporary Art, Milano, e i proventi saranno interamente devoluti alla Fondazione TOGETHER TO GO (Tog) insieme a parte del ricavato dell’album di Fedez Disumano, per la costruzione della nuova sede di via Livigno a Milano. Tog è una Onlus nata alla fine del 2011 con sede a Milano, dove ha dato vita a un centro di eccellenza, con una specializzazione di alta levatura nella riabilitazione dei bambini affetti da patologie neurologiche complesse, in particolare paralisi cerebrali infantile e sindromi genetiche con ritardo mentale.

Afferma Stefano Boeri, presidente di Triennale Milano: “Quando Francesco Vezzoli e Fedez ci hanno contattato per coinvolgerci in questo progetto abbiamo aderito subito con entusiasmo. Siamo felici di poter esporre la nuova scultura di uno dei grandi artisti della contemporaneità – che dialogherà con l'architettura del Palazzo dell'Arte – e di poter contribuire al progetto di charity promosso da Fedez in favore della fondazione multidisciplinare Tog, una delle eccellenze milanesi, di cui seguiamo con grande attenzione l’impegno quotidiano per la riabilitazione di bambini colpiti da patologie neurologiche complesse”. Nella doppia scultura di Francesco Vezzoli convergono e si fondono due filoni di ricerca esplorati negli anni dall’artista: la riflessione sulla statuaria classica e barocca – e sulla sua stringente attualità nel presente – e lo studio delle dinamiche legate allo star system, al culto della celebrità, al narcisismo.

Nella doppia scultura di Francesco Vezzoli convergono e si fondono due filoni di ricerca esplorati negli anni dall’artista: la riflessione sulla statuaria classica e barocca – e sulla sua stringente attualità nel presente – e lo studio delle dinamiche legate allo star system, al culto della celebrità, al narcisismo. Da un punto di vista formale, il ricorso a un linguaggio barocco, a una iperespressività alla Franz Xaver Messerschmidt – scultore tedesco celebre per ritratti in cui le espressioni sono esasperate, deformate quasi spinte al caricaturale – sottolinea la dualità della celebrità, sempre sospesa tra sfera pubblica – fonte di gioia, portatrice di amore ma anche di costanti richieste d’attenzione da parte di pubblico e media – e sfera privata. La scelta di Fedez come soggetto è determinante per Vezzoli per il suo essere una figura molto riconoscibile, profondamente polarizzante e divisiva. E se i soggetti della scultura classica e barocca erano nobili, imperatori, santi e divinità, in grado di alimentare miti, leggende, narrazioni e immaginari, oggi, i nuovi oggetti di ammirazione (e talvolta anche odio) sono i nuovi personaggi “pubblici”, le nuove celebrità, appartenenti al mondo dello spettacolo, del cinema, come anche dello sport, che vanno ad alimentare nuovi miti e leggende.

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