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Stefano Cucchi: folla in Statale per la proiezione di "Sulla mia pelle"

Il film sulla vicenda del 31enne proiettato in Aula Magna: code per entrare. Qualche settimana fa la confessione di un carabiniere: "Ci fu un pestaggio"

E' stata un successo la proiezione gratuita, in Statale, del film "Sulla mia pelle", che racconta la vicenda del 31enne romano Stefano Cucchi, morto dopo un arresto nel 2009. Una storia che non si è mai chiusa, grazie soprattutto alla grande tenacia della sorella Ilaria che, in tutti questi anni, ha combattuto per fare emergere la verità sul decesso di Stefano.

Proprio qualche settimana fa, uno dei carabinieri sotto processo per la morte del giovane ha confessato il pestaggio, dopo che per 9 lunghissimi anni tutti (compresi politici e vertici dell'Arma) avevano strenuamente negato l'evidenza. La fortuna del film si è ripetuta nell'Aula Magna della Statale, nel pomeriggio del 18 ottobre.

Erano almeno mille gli studenti che si sono messi in coda per entrare in Aula Magna. Il doppio o quasi rispetto alla capienza. La proiezione del film viene da una idea della lista studentesca di sinistra Unisi, ma è stata accolta favorevolmente dalla stessa università che l'ha pubblicizzata attraverso i canali ufficiali. E Maria Pia Abbracchio, pro rettore vicario, è intervenuta all'evento. 

Ilaria Cucchi è intervenuta in collegamento via Skype e ha specificato che "non c'è nulla di inventato in questo film". Ha poi logicamente parlato della verità "finalmente emersa" e ha ricordato che quello di Stefano non è un caso totalmente isolato, raccomandando di "non lasciare soli tutti gli altri Stefano".

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