Guido Buganza | Ritmica della memoria
Torna a Gli eroici furori Guido Buganza con una mostra che palesa un avvicinamento congiunto, leggero e musicale, sintonico e sensibile, tra la Natura e il Corpo umano. Una Ritmica della memoria che prende ispirazione da una poesia di Kavafis tradotta da Nicola Gardini, “Sulla nave”:
“Più bello mi sembra
Ora che la mia anima lo richiama fuori dal Tempo”.
Buganza intende come Ritmica della memoria l’immagine gelosamente conservata nelle pieghe del tempo trascorso che si manifesta e riemerge chiedendo al visibile di esserne riammessa. Scoprendo di essere ancora più bella, epica.
La nudità dei corpi dipinti da Buganza si rispecchia nella nudità della Natura, prendendone parte.
Nudità di grazia, verità del corpo nella sua esibita schiettezza che è la stessa nudità e la stessa verità della Natura naturans.
Un appello all’armonia, che in questo momento storico giunge come una panacea. Come il Nudo che si asciuga, chino sul suo universo corporeo, immaginiamo che la cura verso la nostra corporeità possa esser la stessa che riserviamo alla Natura, alla nostra amata Terra che abitiamo e che fa parte di noi.