"Prima gli italiani", ma sui manifesti di Matteo Salvini ci sono le foto di cechi e slovacchi
Scelta singolare del leader leghista per annunciare la manifestazione "Prima gli italiani"
"Prima gli italiani", ma non per le foto da usare sui manifesti elettorali. Deve essere più o meno questa la convinzione del leader leghista Matteo Salvini, o quanto meno dei suoi collaboratori che gli curano la comunicazione.
Nei poster che annunciano la mobilitazione di sabato 24 febbraio a Milano - lo slogan scelto è proprio "Prima gli italiani" - non c'è infatti traccia di padani, né di meridionali. A fare bella mostra di sé - biondi, bianchi e sorridenti - sono un padre e un figlio slovacchi e una madre e una figlia ceche.
A fare la simpatica scoperta è stato il sito "The Vision", che ha controllato la provenienza delle immagini e ha verificato come l'ordine "prima gli italiani" non sia stato rispettato nella creazione dei manifesti.
La donna e la figlioletta che appaiono sul poster del "-6" alla manifestazione sono, ad esempio, due modelle ceche dell'agenzia Citalliance e le loro immagini in posa davanti al Duomo sono molto simili a quelle che le ritraggono a Roma, Pisa e Venezia.
Situazione molto simile anche per il cartellone del "-4". Papà e figlio, immortalati sulle guglie del Duomo, di italiano hanno poco o nulla: sono due slovacchi - anche loro fotografati dalle agenzie per le immagini di stock - e anche loro già "pizzicati" in diverse zone del Bel paese.
Sui manifesti di Salvini, però, - e probabilmente è questa la cosa più "simpatica" - le due ceche e i due slovacchi indicano o guardano la scritta "Prima gli italiani" e il risultato finale è abbastanza comico.
E molto spesso ad attaccare quei manifesti - piccola chicca finale - ci hanno pensato gli immigrati. Proprio quelli che, per Salvini, dovrebbero venire dopo gli italiani.