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Passanti accoltellati alla Stazione Centrale, i residenti: "Viviamo nella paura"

Controlli e strade blindate dopo le aggressioni in viale Brianza e via Sammartini, a Milano, avvenute lunedì 6 marzo per mano di un 23enne di origini marocchine

C'è preoccupazione e sgomento il giorno dopo le sei aggressioni a mano armata avvenute per mano di un 23enne di origini marocchine nei pressi della Stazione Centrale di Milano lunedì 6 marzo, con due passanti milanesi ricoverati in codice rosso. Tra i residenti e i commercianti delle vie limitrofe allo scalo milanese serpeggia un pesante senso di insicurezza, nonostante i numerosi controlli messi in atto dalle forze dell'ordine il giorno dopo gli accoltellamenti.

"Molti di noi si chiudono dentro il locale - spiega Antonio, barista di viale Brianza -. La sera soprattutto le rapine sono all'ordine del giorno e la situazione non sembra certo migliorare. I controlli sono pochi, le telecamera ancora meno, e non ci sentiamo tutelati. Abbiamo fatto appelli, comitati di quartiere e proteste, ma preoccuparsi solo quando vengono accoltellati dei cittadini non risolve certo il problema".

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