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Palazzo della Ragione: approvata terza fase lavori esterni, ecco di cosa si tratta

Saranno ristrutturate le finestre. Tutti i dettagli

Approvata dalla giunta di Milano la terza fase dei lavori per il Palazzo della Ragione in piazza Mercanti: interesserano i serramenti esterni, in particolare le 18 finestre ellittiche che si trovano nella porzione del "sopralzo teresiano"; cioè l'utlimo piano. Finestre che saranno sottoposte a restauro conservativo con pulitura preliminare, asportazione di strati di vernice, smontaggio dei serramenti, loro revisione e rimessa a nuovo.

I lavori proseguiranno per 270 giorni e costeranno un milione e mezzo di euro. La prima fase aveva riguardato, con estrema urgenza per motivi di sicurezza, la copertura, il sottogronda e la fascia marcapiano; in corso invece i lavori sulle facciate (intonaci ed elementi ornamentali) fino ad autunno 2018. 

Secondo una nota di Palazzo Marino, il recupero delle finestre sarà l'ultimo atto della messa in sicurezza degli esterni del palazzo, il cui portico venne costruito a partire dal 1228. 

Nuovi interventi per il recupero del Palazzo della Ragione in piazza Mercanti. La Giunta ha approvato i progetti della terza fase di lavori che interesseranno i serramenti esterni. In particolare si tratta di 18 finestre ellittiche che si trovano nella porzione di Palazzo conosciuta come sopralzo teresiano (l’ultimo piano compreso tra la fascia marcapiano e il sottogronda del tetto).

Verranno sottoposte a lavori di restauro conservativo, che comprenderanno le fasi di ripulitura preliminari, l’asportazione dei precedenti strati di vernice e di pittura, lo smontaggio dei serramenti, la loro revisione e rimessa a nuovo. Nel complesso, l’importo dei lavori è stimato in 1,5 milioni di euro e la durata prevista è di 270 giorni.

Gli interventi seguiranno quelli che, nei mesi scorsi, hanno riguardato in somma urgenza per motivi di pubblica sicurezza la copertura, il sottogronda e la fascia marcapiano (prima opera). E partiranno al termine di quelli che, in questo periodo, interessano invece le facciate, in particolare gli intonaci e gli elementi ornamentali con l’obiettivo di rinsaldarli, dato che il sistema di fissaggio aveva ormai perso efficacia rendendoli privi di adesione (il cantiere proseguirà fino all’autunno).

Con il recupero delle finestre, si chiuderà la messa in sicurezza degli esterni del più antico palazzo civico di Milano, delicato e di grande pregio, la cui costruzione come portico aperto per le assemblee cittadine, gli arbitraggi e le ordinanze iniziò in piena età comunale, nel 1228. Il sopralzo, invece, destinato ad ospitare l’Archivio notarile, venne eretto nel 1771, durante il regno di Maria Teresa d’Austria.

Una volta concluso il restauro dell’esterno dell’edificio, resteranno da progettare la sistemazione interna degli ambienti, l’adeguamento impiantistico, la rivisitazione e il riordino della Loggia dei Mercanti.

Prima di questi ultimi interventi, il Palazzo della Ragione era stato oggetto di importanti lavori di consolidamento strutturale, restauro conservativo e architettonico tra la fine degli anni Settanta e i primi Ottanta, diventando da allora spazio espositivo deputato ad ospitare importanti mostre fotografiche.

Tutti i lavori di recupero all’ex Broletto, uno dei Palazzi simbolici della città e uno dei più importanti riferimenti attrattivi, vengono eseguiti in accordo con la Soprintendenza ai Beni architettonici.

 "Per l'ennesima volta leggiamo di interventi frammentati su Palazzo della Ragione, un gioiello di Milano che durante gli anni di governo della Sinistra è stato umiliato: da 5 anni sentiamo promesse mirabolanti (sia da parte degli Assessori a Lavori Pubblic, sia da parte degli Assessori alla Cultura) e invece si continuano a mettere cerotti senza una decisa azione di insieme... Nel frattempo la struttura è inutilizzabile e sotto aumenta il degrado..."

Lo ha detto Lo ha detto Manfredi Palmeri, Consigliere comunale liberale a Palazzo Marino Capogruppo di Opposizione e Capolista a Milano della lista 'Parisi per Fontana - Energie PER la Lombardia', aggiungendo: "A un progetto complessivo per rendere l'edificio pienamente fruibile noi voteremo a favore, ma in attesa di questo e prima del bilancio (2018!) vorremmo avere chiarezza e certezza su quale sia prospettiva e in che tempi. Finora incuria, degrado, insicurezza in uno dei luoghi più suggestivi, significativi e simbolici della Città. Anche l'Assessore alla Cultura dovrebbe intervenire e non essere silente spettatore, complice di questa inerzia...".

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