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"Maggior parte dei contagi covid sui mezzi": comune di Milano e regione litigano su Area C

Area C resta attiva in città. E si accende ancora lo scontro tra Pirellone e palazzo Marino

Il Pirellone chiama, palazzo Marino risponde. Esplode la polemica tra regione e comune di Milano, che ha deciso - almeno per ora - di tenere attiva Area C nonostante il passaggio in zona arancione rafforzata di una Lombardia sempre più alle prese con la terza ondata dell'epidemia di coronavirus. 

"Adesso che la Lombardia è tornata in zona arancione rafforzata e, inevitabilmente, diminuirà la circolazione dei veicoli, non ha più alcun senso tenere accese le telecamere dell’Area C, se non solo ed esclusivamente per fare cassa", l'attacco di Stefano Bolognini, assessore regionale allo sviluppo città metropolitana e coordinatore milanese della Lega. "Anzi - ha continuato l'esponente del carroccio - visto che la maggior parte dei contagi dovuti alle varianti avviene sui mezzi pubblici, bisogna intervenire subito con ogni mezzo per evitare gli assembramenti che abbiamo visto, anche in questi ultimi giorni, sulle metropolitane milanesi

L'invito a sospendere Area C, con quel riferimento ai contagi sui mezzi, non è però piaciuto a Marco Granelli, assessore alla mobilità del comune di Milano, che ha risposto per le rime, anche lui via Facebook. 

"In un momento difficile per tutti come questo, tutti coloro che hanno incarichi istituzionali dovrebbero concentrarsi sulle cose da fare, uniti, per aiutare il Paese e i cittadini a superare le difficoltà, a partire dai ragazzi e giovani, già tanto sacrificati. Invece Bolognini, assessore leghista della regione Lombardia allo sviluppo, giovani e comunicazione, accende subito le polemiche politiche accusando il comune di Milano di fare cassa con Area C e di provocare contagi, affermando che «la maggior parte dei contagi dovuti alle varianti avviene sui mezzi pubblici»", ha commentato l'assessore meneghino. 

"Abbiamo reintrodotto Area C tra le 10 e le 19.30 e con deroghe per operatori sanitari e sociali, proprio per non incidere sugli orari di maggiore rischio saturazione, e stiamo monitorando al tavolo della Prefettura con Atm e Politecnico e Ats i dati dei passeggeri della metropolitana e dei bus, verificando che non si registrino aumenti significativi - ha assicurato Granelli -. Soprattutto grazie all'intelligenza dei milanesi, l'ora di punta tra le 8 e le 9, seppure al limite, non ha avuto aumenti. Le sue affermazioni sono pesanti e non supportate da dati ed evidenze scientifiche, e poiché fatte da un rappresentante delle istituzioni sono ancora più gravi". 

"Se Bolognini ha dati e ricerche sui contagi e sulle varianti, li tiri fuori negli ambiti in cui le istituzioni stanno lavorando insieme, altrimenti taccia e non provochi e non procuri allarmi, non mi pare che sia diventato assessore al Welfare o alla Salute. In questi momenti - ha concluso un polemico Granelli - si vede chi lavora per il Paese e chi è più interessato alla polemica politica e a buttarla in caciara. Per me amministrare una città e fare politica sono una cosa seria, oggi ancora di più".

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