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Coronavirus

Milano, esorcizzare il Coronavirus: come i locali meneghini rispondono (con ironia) all'emergenza

Dal cocktail L'Antidoto al tampone per il pensiero positivo: l'ironia come arma per sconfiggere la paura

In tempi di emergenza Coronavirus i locali di Milano, che da ormai una settimana possono tenere aperto anche alla sera a patto di fare servizio al tavolo (per loro lo stop dalle 18 è durato due giorni), cercano di esorcizzare la paura del contagio utilizzando la forza dell'ironia, un po' sicuramente per marketing e un po' per "stare in tema". D'altra parte in città si continua a non parlare, quasi, d'altro, nonostante ci sia grande voglia nei milanesi di riprendere la vita normale.

Il più "diretto" di tutti è sicuramente l'enoteca e bottiglieria Tavernacolo dei Biancospini, nella via omonima del quartiere Giambellino, che propone ai clienti l'aperitivo CoronaviNus, un ironico gioco di parole. Ma c'è anche il cocktail L'Antidoto proposto dal "mitico" Ligera, punto di riferimento fondamentale per le notti di via Padova, con brandy e gin oltre al succo d'ananas. Lo Sloan Square di piazzale Cadorna gioca sul nome del virus che sta facendo paura a livello globale: "Fuck Coronavirus, have a craft beer", che tradotto significa "fotti il Coronavirus, bevi una birra artigianale". Ovviamente nulla contro la birra Corona, che tra l'altro sta affrontando un periodo di vendite in netto calo, anche se, come dovrebbe essere ovvio, col virus non c'entra alcunché. Ma evidentemente non bisogna dare le cose ovvie per scontate.

Altri locali si inventano arguzie per esorcizzare il virus e regalare sorrisi e simpatia ai clienti, o soltanto ai lettori delle loro pagine social.  Come il 10 Gradi Nord in via Watt, zona Navigli, che ha ideato "tamponi per verificare chi è positivo al pensiero positivo". Il punto vero, infatti, è far tornare la gente a uscire, a vivere le serate, le giornate, le notti come sempre, o almeno quasi come sempre. La voglia di ricominciare c'è, indubbiamente, e spopolano gli hashtag #milanoriparte, #milanononsiferma e così via; ma poi molti sono ancora frenati da un timore dettato, sicuramente, anche da notizie a volte contraddittorie. Non pochi si chiedono se il virus si propaghi nei cinema e teatri ma non nei ristoranti e bar, visto che cinema e teatri restano chiusi per legge mentre ristoranti e bar, sempre per legge, possono riaprire.

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