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Coronavirus, prese due aerei e un taxi per scappare da Milano: donna muore in Sicilia

Il sindaco l'aveva accusata di essere scappata da Malpensa fino a Ragusa. La storia

Aveva preso due aerei e un taxi per tornare a casa, almeno stando alle accuse che le aveva fatto pubblicamente il sindaco. E proprio a casa sua, in Sicilia, si è spenta. È morta la donna di 73 anniche domenica scorsa era fuggita dalla Lombardia a Ragusa, nonostante - sempre secondo le ricostruzioni del primo cittadino Ignazio Abbate - fosse in quarantena perché positiva al Coronavirus. 

La donna si è spenta nel weekend a causa delle complicazioni da Covid-19 in ospedale, dove era finita il giorno dopo essere atterrata sull'isola. 

Il caso era esploso pochi giorni fa. Abbate aveva rivelato in un video messaggio su Facebook che la 73enne "stava già male perché aveva la febbre. Ha preso due aerei da Milano a Roma e poi a Catania ha preso un taxi che l'ha portata sino a Modica".

Sembra, infatti, che la vittima avesse raggiunto Malpensa da Pavia e che poi si fosse imbarcata verso la Sicilia. "Nessuno l'ha controllata - aveva accusato il sindaco -, nessuno si è accorto che aveva la febbre. Eppure la donna era positiva e malata. Ora è ricoverata in ospedale nell'ospedale Maggiore di Modica". Una volta in città, infatti, le condizioni della donna erano peggiorate al punto da richiedere per lei il ricovero in una struttura ospedaliera.

Nel suo video messaggio, il sindaco modicano aveva sottolineato come la città fosse in apprensione ma anche che "siamo costretti a denunciarla per attentato alla salute pubblica. Quello che ha fatto è di una gravità inaudita - aveva concluso - se gli eventi dovessero essere confermati dagli inquirenti".

Sul caso è infatti aperta un'inchiesta della procura, anche se la famiglia della 73enne ha più volte smentito che la donna fosse in quarantena. 
 

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