rotate-mobile

Alessandro Rovellini

Direttore responsabile

Porta Ticinese

Una guerriglia in Colonne così ridicola da essere la regola

Dopo la sparatoria, quel che rimane è un tappeto di cocci di vetro e spazzatura a terra. Come una ridicola e aberrante guerriglia urbana scoccata dal nulla del nulla

Tralasciamo il fulcro della sceneggiatura: rapinatori violenti, un cane aizzato contro i carabinieri, il militare costretto a sparare all’animale. Già qui siamo nell’alveo della fantasia di Tarantino. Provate a concentrarvi sul rumore di sottofondo, sul contorno. Ore e ore dall’inizio del coprifuoco (che è stato spostato, ricordiamolo, ma non tolto) in Colonne c’è il mondo. Nessuno ha la mascherina. La gente è ubriaca, su di giri. Saremmo ancora in zona gialla, ma tutti se ne fottono.

Su Twitch, che è ormai un palinsesto di vita reale ben più presente delle tv, un tizio col cellulare documenta tutta la sequenza, mentre la colonna sonora si riempie di bestemmie dalla fantasia sorprendente, bottiglie rotte, insulti alle gazzelle. Così, tanto per. Al momento degli spari c’è un fuggi fuggi generale, “hanno ucciso un cane”, “hanno ucciso un ragazzo”, “bastardi”, “pezzi di merda”, e tutto il cortocircuito assurdo del passaparola di balle. Una ragazza mostra su Instagram una ferita alla coscia: una scheggia? Un proiettile? Le sirene si allontanano verso la caserma.

Quel che rimane è un tappeto di cocci di vetro e spazzatura a terra. Come una ridicola e aberrante guerriglia urbana scoccata dal nulla del nulla. Ecco, fermatevi su questo. La voglia di libertà, la voglia d’estate, la voglia di normalità mentre usciamo da questa maledetta pandemia, sono giustificazioni? Le ragioni superiori del mantenimento di stabilità dell’ordine pubblico, addotte da prefettura e Palazzo Marino in occasione della festa dell’Inter, coprono il laissez-faire in zona movida? Chi scrive ricorda le medesime scene 20 anni fa. Poi 10 anni fa, poi 5, poi 2 anni. A una certa tutto degenera. Perché le amministrazioni girano come giostre, ma in Colonne è sempre stato così. 

Forse chi sarà a Palazzo Marino dal prossimo anno dovrebbe lavorare sul contorno, più che sull'azione stessa. Perchè non è civiltà un tappeto di bottiglie e rifiuti. Non è civiltà abrogare ogni regola. Non è civiltà chiudere un occhio per 6 ore, in particolari zone della città, perchè tanto è sempre stato così e se "si interviene è peggio". Ricordiamolo, alla prossima "notte di guerriglia".

Si parla di

Una guerriglia in Colonne così ridicola da essere la regola

MilanoToday è in caricamento