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Cronaca

La casa per “cucinare” e il telefonista per gli ordini: presa la banda da 500 dosi al giorno

Nove uomini in manette, arrestati dalla polizia. Così gestivano lo spaccio

Il capo a prendere i “pezzi” da lavorare. I sottoposti a creare le dosi. Gli altri a venderli in strada. Nove uomini sono stati arrestati dalla polizia lunedì mattina a Milano perché accusati di essere parte di una banda che spacciava cocaina a Rozzano. A incastrare i nove - sette in carcere, due ai domiciliari - sono stati i poliziotti del commissariato Scalo Romana, guidati da Achille Perone, che hanno iniziato a indagare sul gruppo a fine 2021 dopo l’arresto di un 17enne. 

Nei tre mesi di indagine, i nove avrebbero mosso fino a 500 al giorno per circa sei chili e mezzo di cocaina, divisa in più di 25mila dosi, con un ricavo di quasi 310mila euro. Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini dagli agenti di via Chopin, coordinati dalla Dda, al vertice del gruppo ci sarebbe un cittadino albanese di 32 anni che ogni due giorni andava con il cugino a Rozzano per incontrare persone fidate che custodivano la sostanza stupefacente per suo conto.

A quel punto prelevava un quantitativo grezzo da 150 grammi e lo consegnava al cugino che si recava nell’appartamento di un altro uomo di fiducia - o a volte da un italiano 56enne - con il quale “cucinava” le dosi da 0,25 grammi da vendere nei due giorni successivi. Al termine del confezionamento, entravano in scena un pregiudicato italoalbanese di 24 anni e un ragazzo romeno di 21: il primo riceveva le chiamate dagli acquirenti per poi avvisare lo spacciatore affinché iniziasse a vendere. Il 21enne romeno, invece, aveva più compiti: ritirava il pacco di stupefacenti, circa 100 dosi per volta, con cui riforniva gli spacciatori al dettaglio, passava a ritirare i soldi della vendita e raccoglieva le dosi avanzate con quelle confezionate per la seconda giornata per riporle in una cassettina di sicurezza nascosta, prima, a casa di un uomo arrestato a gennaio 2022, poi a casa di una donna di 49 anni. 

Durante l’inchiesta sono stati individuati almeno quattro spacciatori, due arrestati in flagranza e altri due, un marocchino di 31anni e un italiano di 40, destinatari della custodia cautelare. 

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