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I funerali di Julia Ituma martedì. La società smentisce i messaggi d'addio

L'ultimo saluto martedì 18 alle 11 nella chiesa di San Filippo Neri. La società nega le ricostruzioni sugli ultimi messaggi di Julia

È stata eseguita venerdì 14 aprile presso l'istituto di medicina legale di Istanbul l'autopsia sul corpo di Julia Ituma, la 18enne pallavolista azzurra milanese che gioca a Novara morta dopo esser caduta dalla finestra della sua camera d'albergo, dove era in ritiro con la sua squadra.

Il rientro della salma dovrebbe avvenire sabato 15 aprile e arrivare in aeroporto a Milano in giornata. I funerali si svolgeranno martedì 18 alle 11 nella chiesa di San Filippo Neri di via Gabbro alla Bovisasca, il cui oratorio ospitò l'esordio di Julia da atleta.

La smentita della Igor Volley sui messaggi

La Igor Volley, con un comunicato, ha smentito categoricamente le ricostruzioni giornalistiche turche sugli ultimi istanti dell'atleta ("ha mandato un messaggio d'addio alle compagne"). "Nessun messaggio di addio è stato inviato da Julia, in alcuna forma, a compagne di squadra, staff tecnico o dirigenza - si legge in una nota -; sono da considerarsi assolutamente false anche le indiscrezioni secondo cui persone terze, preoccupate per le condizioni di Julia, avrebbero contattato prima della tragedia alcune compagne di squadra affinché le stessero vicino".

“Quando quasi quarant’anni fa ho fondato Agil Volley, l’ho fatto per offrire una opportunità alle ragazze in difficoltà, affinché attraverso i valori positivi dello sport potessero trovare o recuperare serenità e stabilità - sottolinea suor Giovanna Saporiti, presidente Igor Gorgonzola Novara -. Oggi ci sentiamo tutti impotenti e sconfitti, per non essere riusciti a intercettare il disagio di Julia e per non avere avuto la possibilità di intervenire in tempo. Siamo affranti per la perdita di una ragazza eccezionale, siamo vicini alla famiglia e ai suoi cari e allo stesso modo chiedo a tutti di essere vicini a noi, perché a nostra volta siamo colpiti nel profondo".

"Le ragazze e lo staff sono ancora sotto shock per l’accaduto e oggi i nostri pensieri vanno anche a loro. Come società ci siamo subito attivati per offrire loro un supporto psicologico professionale. Faremo tutto il possibile per non far mancare loro qualsiasi tipo di aiuto necessario come non lo facciamo mancare a nessuna delle nostre ragazze, siano esse della prima squadra o del nostro settore giovanile", prosegue. "A tutte loro parleremo presto, invitandole ad aprirsi e a condividere con noi, affinché li si possa affrontare e risolvere assieme, qualsiasi tipo di disagio o malessere. Julia non si è aperta con noi e per noi rimarrà sempre il rammarico di non essere evidentemente riusciti a permeare quella barriera che evidentemente aveva innalzato, celando la sua fragilità dietro un’apparenza di ragazza forte, educata, solare, determinata. Una ragazza cui tutti volevano bene e che ci manca e ci mancherà ogni giorno", conclude.

Fabio Leonardi, il patron della squadra, aggiunge: "La tragica fine di Julia ci ha lasciati attoniti, affranti e distrutti.  Non conosciamo, perché non ci ha mai dato minimamente modo di sospettarne l’esistenza, e probabilmente non conosceremo mai il disagio e il dolore che Julia si portava dentro, pesante fino al punto di diventare insostenibile. Sappiamo bene però cosa ci lascia questa tragedia ed è il senso di impotenza. Sono fortemente scosso e da padre, provo un dolore profondo. Da quando ho iniziato l’avventura sportiva con la Igor Volley, ho sempre cercato di esprimere a tutte le ragazze e lo staff che si sono susseguiti negli anni, la mia vicinanza ed ho sempre sottolineato l’importanza di aprirsi e non tenersi tutto dentro. Oggi mi sento di ribadire fortemente questo messaggio: essere fragili o incontrare difficoltà nella vita è normale, ma bisogna sempre avere speranza e trovare il modo di superare le avversità anche con l’aiuto di altre persone".

"Una ragazza intelligente, educata e rispettosa"

"Il mio ricordo di Julia è estremamente positivo - continua Leonardi -. È stata con noi pochi mesi ma aveva saputo farsi ben volere rapidamente: era una ragazza buona, intelligente, educata e rispettosa. Siamo vicini alla sua famiglia, cui non faremo mancare la nostra vicinanza, e ci stringiamo attorno alle compagne e allo staff, chiamati ora a convivere con un dolore atroce e che forse solo in parte può essere comprensibile all’esterno. Cercheremo di onorare al meglio la memoria di Julia sul campo da pallavolo, la sua più grande passione".

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