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L'indagine

Maestra d'asilo picchiava e insultava i bambini per farli dormire

Per la donna sono scattate le manette dopo un'indagine della polizia locale

Urla, strattonamenti, minacce e violenze fisiche contro i piccoli: almeno dieci bambini di pochi mesi o di un anno appena. Una maestra di un nido del Comune di Milano è stata arrestata per maltrattamenti aggravati contro i bimbi che doveva accudire in una scuola nella periferia nord ovest. Le indagini - e questo è l'unico aspetto rassicurante di questa vicenda - sono partite dopo una denuncia della stessa Direzione area servizi dell'infanzia di Palazzo Marino grazie alle segnalazioni di altre educatrici dell'asilo, che più volte erano intervenute per aiutare i piccoli.

L'arresto della donna, italiana di 45 anni, è arrivato dopo un'indagine della polizia locale, coordinata dall'aggiunto Letizia Mannella e dal pm Rosaria Stagnaro. Venerdì, il gip Angela Minerva ha decretato per la maestra gli arresti domiciliari, in attesa del processo. L'educatrice è accusata di aver maltrattato i bimbi e le bimbe a lei affidati dal 2022. 

La quarantacinquenne avrebbe abusato della sua posizione quotidianamente. Nel provvedimento si legge che le sue violenze, sia fisiche che psicologiche, cominciavano se i bambini piangevano, se non dormivano o se non mangiavano. I bimbi dovevano seguire i suoi "ordini" e lei li imboccava forzatamente "nonostante non avessero ancora deglutito", si legge negli atti, fino a "procurare loro il vomito". Spesso non dava loro nemmeno da bere, perché altrimenti sarebbe stata costretta "a cambiarli". Urlava loro frasi come "dormi viziata.." o "non rompere....". E ancora "li scuoteva con forza per farli addormentare".

La maestra passava il tempo a guardare il cellulare

In altri casi "li copriva completamente con una coperta" o li costringeva "a consumare il cibo velocemente", mentre passava spesso il tempo a guardare il cellulare piuttosto che vigilare sui piccini; quando, poi, non li colpiva con "ripetute pacche sul sedere". Le altre colleghe hanno testimoniato l'episodio di un bimbo che aveva avuto problemi di salute e poi era rientrato a scuola. La maestra incriminata avrebbe detto, stando al verbale di un'educatrice, che "era meglio se ci rimaneva in terapia intensiva".

La donna, che sarà interrogata martedì dalla gip, viene descritta nel provvedimento come priva "di empatia" nei confronti dei piccoli e con uno stato d'animo di "costante livore e rabbia" verso di loro, che può "sfociare" anche in "condotte aggressive ritorsive". Episodi comprovati dalle immagini registrate dalle telecamere piazzate dagli investigatori dopo la denuncia. In pratica per alcune settimane, tra il 7 febbraio e il primo marzo 2024, gli agenti hanno nascosto alcune microcamere per registrare il comportamento della maestra. Accertate le violenze, i magistrati hanno autorizzato l'arresto della donna. La quarantacinquenne, maestra da quasi 30 anni, lavorava nella scuola materna in questione dal 2008.

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