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Cronaca

"I fascisti sono tornati": il 16enne (con la svastica sul petto) che pestava gli stranieri

Le aggressioni in metro a Milano. Arrestato un ragazzo di 16 anni, cittadino ucraino

Avrebbe pestato solo stranieri. Li avrebbe pestati proprio perché stranieri. Un ragazzo di 16 anni, cittadino ucraino, è stato arrestato martedì mattina a Milano con l'accusa di aver picchiato cinque uomini tra fine febbraio e inizio marzo, tra le fermate Cimiano e Crescenzago sulla metro verde, la M2. 

Il 16enne, stando a quanto ricostruito dalla Digos, avrebbe scelto le sue vittime "in ragione della provenienza geografica" - due degli aggrediti sono dello Sri Lanka - e le avrebbe massacrate di botte dopo aver mostrato loro una svastica che ha tatuata sul petto. Il 9 marzo il giovane avrebbe colpito di nuovo, ancora una volta sulla metro. 

All'urlo di "I fascisti sono tornati", ed esibendo di nuovo il tatuaggio, il 16enne avrebbe rincorso un uomo, lo avrebbe pestato e colpito con un calcio all'occhio destro. Tutti i raid del 16enne - violenti e brutali - sono stati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza delle stazioni, che lo hanno immortalato mentre si accanisce sugli stranieri con addosso bomber, pantalone mimetico e anfibi. 

A casa sua i poliziotti hanno anche trovato dei martelletti frangivetro - che avrebbe usato la notte del 5 marzo per rubare in alcune auto in sosta -, oltre che coltellini e un machete con la scritta "White power" e la croce celtica. 


 

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