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Domenica, 28 Aprile 2024
Il colpo / Magenta / Via Elsa Morante

Irrompono in un locale, sequestrano una donna e scappano con una Bmw

Due uomini sono stati arrestati dai carabinieri dopo una violenta rapina. Il fatto

Irrompono in una sala slot. Colpiscono la dipendente da dietro e la sequestrano legandole le mani e i piedi col nastro adesivo. Poi scappano col bottino di 1.700 euro ma l'intervento immediato dei carabinieri - anche grazie a un militare libero dal servizio - li incastra. E vengono arrestati subito dopo un breve inseguimento.

La rapina - andata in scena sabato 20 gennaio ma comunicata alla stampa il 29 - avviene nel Milanese, a Magenta. I responsabili sono due cinesi di 43 e 46 anni, fermati poco dopo dai carabinieri della Compagnia Abbiategrasso. Tutto succede alla luce del sole, verso le 12. Quando la coppia di rapinatori entra nel locale di proprietà di una loro connazionale di 44 anni. In pochi secondi aggrediscono la dipendente italiana 25enne che, però, riesce a chiedere aiuto alla madre con un messaggio. 

È dunque la donna a chiamare i carabinieri. O meglio, a contattare un appuntato scelto suo vicino di casa. L'uomo, in quel momento libero da servizio, avverte subito i colleghi di Abbiategrasso e corre sul luogo dell'assalto. Arriva veloce, tanto che vede i rapinatori uscire dalla sala slot e salire a bordo di una Bmw bianca di grossa cilindrata. Fa in tempo a prendere la targa e inizia a prestare soccorso alla 25enne. 

Nel frattempo, due pattuglie del Radiomobile intercettano la Bmw bianca con la targa corrispondente in via Elsa Morante, sempre a Magenta (Milano). Si piazzano davanti e dietro l'auto impedendo ai due fuggitivi di continuare a scappare. Nell'abitacolo c'è il denaro rubato. Ci sono anche due passamontagna, un paio di guanti, un rotolo di nastro adesivo, fascette da elettricista e l'unità Dvr di videoregistrazione asportata dalla sala slot.

Il maggiore dei cinesi era già destinatario di un ordine di carcerazione emesso nel novembre 2016 dal tribunale di Milano: una condanna definitiva per un'evasione risalente al 2011. Assieme al collega più giovane questa volta finisce in cella - a San Vittore - con le grave accuse di sequestro di persona, rapina aggravata in concorso e lesioni personali. La 25enne, trasportata all'ospedale di Magenta dal personale del 118, viene dimessa in giornata.

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