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Oggi lo sciopero taxi: la protesta di 24 ore dei tassisti a Milano

Protesta "poco comprensibile" ha detto il ministro delle Imprese Adolfo Urso

Dopo lo stop per bus e metropolitane, martedì 10 ottobre sarà la volta dei taxi. I sindacati Usb, Orsa e Fast Confsal hanno proclamato uno sciopero nazionale di 24 ore per protestare contro il Dl Asset, approvato la scorsa settimana dal Parlamento, che introduce la possibilità di ampliare le licenze fino al 20% di quelle attualmente in vigore, racconta Today.

Sciopero dei taxi: la protesta martedì 10 ottobre

Motivazioni chiare e alta tensione, come confermato dalle parole di Riccardo Cacchione, coordinatore di Usb Taxi: "Il 10 ottobre noi protestiamo contro il decreto Asset, che definiamo inopportuno in quanto mentre c'è una legge che aspetta da 4 anni e mezzo e sono i decreti attuativi del 2019, per andare a cercare di riordinare il settore, per ricostruire una mappa che il ministero dei Trasporti non ha, si introduce una misura che interviene senza avere dati concreti e abroga le norma che doveva stabilire come rilasciare le licenze sui territori. Insomma, esattamente l'opposto di ciò che avrebbero dovuto fare i decreti attuativi".

"Con lo sciopero - ha sottolineato il segretario nazionale dell'Orsa, Rosario Galluccio - vogliamo far capire come il 'decreto Asset' sia una legge piena di insidie e pericoli, perché sì si parla di un aumento del 20% delle licenze, ma bisogna fare attenzione perché al bando delle nuove licenze possono partecipare società e privati, e questo per noi rischia di avvantaggiare le multinazionali". 

"Protesta poco comprensibile"

Una protesta "poco comprensibile" come l'ha definita il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso: "Lo sciopero proclamato per domani da una sigla dei tassisti è una protesta un po' a posteriori, anche perché la riforma è in vigore con decreto da qualche mese e l'abbiamo presentata ai tassisti, ai titolari di Ncc e a tutti gli altri attori del settore". Urso ha sollecitato i comuni ad utilizzare la norma che prevede la possibilità di aumentare del 20% le licenze nei comuni con un aeroporto: "Il decreto è stato criticato da qualche sindaco perché prevede che tutte le risorse delle nuove licenze siano destinate ai tassisti della città, che vedono allargare il mercato, mentre prima questa soglia era fissata all'80%. Ma dico ai sindaci che in una fase di emergenza non si può fare cassa, ma bisogna dare le licenze per rispondere alle esigenze dei cittadini e dei milioni di turisti che stanno arrivando nella città, come i 40 milioni di pellegrini nel 2025 per il giubileo o dei turisti per Milano-Cortina. Se non lo fanno rischiano un effetto boomerang da questi eventi".

Il ministro, intervenuto su Rai News 24, ha ricordato i contenuti del decreto Asset. "La nostra riforma credo che sia più capace di compenetrare le diverse esigenze. Prevede la seconda guida per i taxi. Abbiamo inoltre permesso di ottenere anche la seconda licenza temporanea e questo consentirebbe a tutti i tassisti, anche in questo caso con una semplice comunicazione, una seconda licenza per due anni. Che è quello che ci serve per i grandi eventi. Poi ci sono i concorsi straordinari, in tutti i comuni con sede di aeroporti, possono fare concorsi straordinari fino al 20% di licenze. Lo si può fare comunicando semplicemente all'autorità di trasporti che ha 15 giorni per rispondere. Ci avevano provato il governo Monti, Renzi e Draghi. Tutti hanno fallito, noi ci siamo riusciti". 

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