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Partito unione cattolica: "Fermiamo la guerra con una attività diplomatica potentissima"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

La guerra che coinvolge l'Ucraina, la terra fertile conosciuta come il granaio d'Europa, andrà a pesare sui consumi. Il costo del gas è arrivato alle stelle. In ogni regione d'Italia già si vedono i primi effetti, sul fronte delle spese quotidiane. I costi delle farine di grano tenero sono saliti del 40, anche del 50 per cento, ci sono centinaia di panetterie a rischio. Settimana al ribasso, le borse sono crollate di colpo dopo la diffusione della notizia di un assalto alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa. Si è scatenato il «panic selling», cioè il panico che spinge a vendere titoli in particolare delle banche e del settore auto. Intanto anche il partito Unione Cattolica legato a doppio filo alle associazioni datoriali e sindacali lancia l'allarme: "In questa fase drammatica l'Europa deve consentire agli Stati Membri di salvare decine di milioni di famiglie che sono alla soglia della povertà o totalmente indigenti, situazione in crescente e progressivo peggioramento, e aiutare le imprese e ogni attivitá industriale, artigianale, turistica e professionale con iniezioni dirette di liquidità a fondo perduto senza nemmeno l'utilizzazione degli Istituti di Credito, ma tramite canalizzazioni dirette alle partite iva delle risorse dello Stato ottenute dall'Unione Europea. Solo in Italia, se non ci fosse un intervento immediato, spariranno per sempre altre 500 mila aziende nel 2022 e perderanno il lavoro centinaia di migliaia di persone. Ora serve lucidità, equilibrio e capacità logiche in cui é doveroso annullare da subito ogni restrizione del covid per tutti, senza condizioni, allineandoci a livello di provvedimenti agli altri paesi Europei, e deve essere sostenuta l'economia, ora in questo preciso momento, senza perdere altro tempo, in quanto se il tessuto imprenditoriale sará desertificato con chiusure, concordati e fallimenti continui, un intervento postumo sarebbe perfettamente inutile. Appoggio totale all'Ucraina e alle sofferenze indicibili e inaccettabili del suo popolo ma siamo contrari all'invio delle armi condizione antitetica ai dogmi della dottrina sociale della Chiesa Cattolica, dovremmo inviare, invece, aiuti medici, alimentari e supportare i corridoi umanitari. Un appello a Putin: "Lei che ha dichiarato che il cristianesimo é la radice dell'identità Russa ha l'obbligo morale e religioso di cessare immediatamente le operazioni militari in Ucraina. Ogni uomo, donna e bambino Ucraino che dovesse ancora finire la propria esistenza terrena per questo assurdo e immotivato conflitto, rappresenterebbe una sconfitta esistenziale del senso e del motivo per cui ogni essere umano, ha il privilegio di vivere in questo mondo meraviglioso, in cui la pace e il rispetto reciproco sono punti fermi che mai debbono essere posti in discussione per nessuna ragione. Fermate la guerra con una diplomazia Mondiale univoca, senza tentennamenti e potentissima con incontri diretti con delegazioni che compiano le trattative direttamente a Mosca e accetti il presidente Ucraino Zelensky a un colloquio telefonico con Putin. Con la fine della guerra, eliminate totalmente le sanzioni alla Russia, perché é la tutela di 9 miliardi di abitanti del pianeta e del futuro del popolo della Terra in questo momento é in grave rischio di estinzione se ci fosse una escalation nucleare. Il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, ha sottolineato da subito in un comunicato ufficiale la necessità di un atteggiamento di “saggezza che tuteli le legittime aspirazioni di ognuno” di Kiev, di Mosca e dell’Europa. Questa é una dura lezione all'Europa che ha perso la rotta da molti anni, i padri fondatori volevano creare benessere generalizzato, condizione difficile se non dovesse avverarsi il sogno del nostro superlativo Papa Francesco in cui "l'Europa sia sanamente laica, solidale e generosa”, oltre ad essere autorevole e compatta in grado di essere un deterrente ad ogni iniziativa di guerra. Tonoli Ivano Erminio Brambilla

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