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Lunedì, 29 Aprile 2024

Gli ucraini di Milano: "Siamo scappati 2 settimane fa da Kiev perché sentivamo che la guerra era vicina"

Per il quinto giorno consecutivo la comunità ucraina è scesa in strada chiedendo la fine delle violenze da parte dell'esercito russo

Quinto giorno di guerra in Ucraina e quinto giorno di manifestazioni a Milano, dove decine di ucraini sono scesi nuovamente in strada per chiedere l'immediato stop alla guerra. "Non capiamo perché la Russia ci abbia attaccato - dice un'anziana signora durante il sit-in in piazza Duomo - Anche se siamo un piccolo paese Putin non può toglierci la libertà. Prego Dio ogni giorno perché questa guerra finisca".

Sui volti in piazza molte lacrime, ma anche tanta rabbia, come quella di una ragazza arrivata alla manifestazione con la madre: "Ringrazio il nostro presidente, che è rimasto a combattere per noi, e tutti quelli che in queste ore hanno preso le armi per difendere il nostro paese. La Russia deve lasciare immediatamente l'Ucraina. Penso che nessuna madre e nessun padre vogliano vedere il proprio figlio in una bara".

"Sono scappata con i miei figli due settimane fa", racconta invece una signora mentre i suoi due bimbi sventolano la bandiera gialla e azzurra dell'Ucraina. "Avevamo paura perché sentivamo che la guerra stava per arrivare, e così non ci ho pensato due volte: ho preso i miei bambini e sono venuta qui a Milano. Il resto della mia famiglia è riuscita a scappare da Kiev, ma molti amici sono rimasti là", conclude lasciandosi andare al pianto.

Stamattina intanto, mentre sul confine bielorusso si tratta per la pace, il sindaco di Milano Beppe Sala ha annunciato l'arrivo dei primi profughi ucraini in città, profughi che saranno ospitati nelle strutture delle associazioni umanitarie milanesi o negli ospedali.

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