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CGIL Ticino Olona: "Così non si va avanti, serve unità"

Per domani la CGIL ha indetto uno sciopero generale nazionale di 8 ore. Dalla sezione di Ticino Olona arrivano dati allarmanti e lancia un grido: "Serve unità"

Per domani la CGIL ha indetto uno sciopero generale nazionale di 8 ore. A Legnano alle ore 9.30 ci si troverà in p.za Alberto da Giussano davanti alla Franco Tosi per poi far partire il corteo per le vie cittadine e raggiungere p.za San Magno alle 10.30 per il comizio.

"Per noi domani è un giorno importante. Non si ricorda a memoria d'uomo uno scipero della CGIL poco dopo Ferragosto, è uno scipero particolare", dichiara Vieri Paolo Bursich segretario CGIL Ticino Olona.

"E' necessario urlare che non ce la facciamo più che c'è bisogno di una svolta sociale e industriale per il paese. La CGIL è stata la prima a denunciare questa crisi nel 2008. Noi abbiamo previsto la patrimoniale da molto tempo, ma hanno detto di no. Questa manovra è una maschera di un decreto che non si capisce. ", prosegue.

"Con due manovre economiche in un solo mese il Governo Berlusconi ha imposto più tasse ai lavoratori e ai pensionati, ha tagliato i servizi, la sanità e l’assistenza, ha messo in discussione il contratto nazionale, ha discriminato i disabili.

Tutto questo senza garantire il riequilibrio dei conti pubblici, senza favorire la crescita del Paese, senza rilanciare l’occupazione, senza sostenere il Mezzogiorno", si legge dal volantino.

Dalla sezione di Ticino Olona arrivano dati allarmanti: su una popolazione di 450 mila persone, 50 comuni che appartengono al comprensorio della CGIL Ticino Olona, nel 2010 si è verificato il più alto numero di persone che hanno perso il posto di lavoro e sono state collocate in mobilità con un numero pari a 5139; il 30% dei giovani sono disoccupati.

Inoltre su una popolazione di oltre 450.000 abitanti, la popolazione anziana (over 60) risulta essere  oltre 112.000 persone pari al 27%, di cui circa 85.000 ultrasessantacinquenni. Nella sola Legnano la fascia del ceto medio si sta assottigliando.

"Questa manovra è pericolosa. Vengono colpiti i giovani, i lavoratori e gli anziani. Incide due volte da una parte dimimuiscono i soldi per i comuni e quindi meno soldi per il sociale; dall'altra parte le tarriffe, per esempio delle RSA aumenteranno e quindi gli anziani saranno le vittime. Non si possono fare parti uguali sui diseguali. La verità è che si persegue lo stato minimo e non quello di benessere, del Walfare", dicono dal sindacato.

Il segretario parla di un rimedio che potrebbe portare a segnali importanti, anche se non sono abbastanza, ovvero l'unità con gli altri sindacati. "In Europa gli stati non stanno bene, ma i sindacati sono uniti tranne in Italia. Per noi della CGIL l'unità non è un fine, ma un mezzo. Così non si va avanti. Non si capiscono le differenze in questo momento critico".

"Anche le forze dell'opposizione devono capire da che parte stare se con il governo o con noi per dare un segno a questa manovra. Non ci fermeremo a domani, ma continueremo. Questo è il quinto sciopero generale che la CGIL organizza in tre anni", prosegue.

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