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Affitto, come ricevere il bonus 2020

Come funziona, a quanto ammonta e chi può riceverlo

Per chi vive in affitto e si trova in una situazione di difficoltà a causa dell'emergenza coronavirus, nel 2020 è stato riproposto il Bonus Affitto. L’agevolazione, che esiste da anni, è indirizzata proprio a coloro che hanno subito importanti danni economici a causa dell’emergenza sanitaria.

I cittadini che desiderano contrattare con il proprietario una riduzione dell’affitto immobiliare, devono conoscere le norme specifiche stabilite a seconda del comune di residenza, che pubblica un bando e spiega quali limiti vanno rispettati e anche le tempistiche. Scopriamo allora insieme come funziona il Bonus Affitto.

Come affittare casa facilmente

Come funziona l'agevolazione

Da più di vent’anni ormai è stato creato un fondo per il sostegno all’accesso alle abitazioni affittate. A spiegare come gestire e come dividere le somme tra le regioni e i comuni è la Legge di Bilancio: solo a questo punto è possibile quantificare anche il Bonus Affitto. Per l'erogazione 2020, ad esempio, sono stati messi a disposizione 50 milioni di euro.

I requisiti

Per avere accesso al Bonus Affitto occorrono dei requisiti specifici:

  • cittadinanza italiana oppure di una nazione dell’UE, in alternativa è sufficiente il permesso di soggiorno;
  • residenza nel comune in cui si richiede l’agevolazione;
  • possesso di un contratto di locazione ad uso abitativo (tranne che per gli immobili di lusso);
  • pagamento regolare dell’affitto;
  • rispetto dei limiti ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente);
  • nessun altro beneficio di sostegno sulla locazione.

Bisogna poi tenere conto dei requisiti del singolo nucleo familiare:

  • nessun diritto di proprietà, usufrutto, uso e abitazione su alloggio adeguato alle esigenze del nucleo stesso;
  • nessuna assegnazione di alloggio e di edilizia agevolata convenzionata.
     

Gli importi del Bonus Affitto

Gli importi specifici di questa agevolazione sono stati stabiliti in base alle fasce di reddito:

  • per l’affitto della prima casa: 300 euro in caso di reddito al di sotto di 15493,71 euro;
  • per l’affitto della prima casa: 150 euro in caso di reddito compreso tra 15493,72 e 30987.41 euro;
  • per l’affitto con cedolare secca: 495,80 euro in caso di reddito non superiore a 15493,71 euro;
  • per l’affitto con cedolare secca: 247,90 euro se il reddito complessivo è compreso tra 15493,72 e 30987,41 euro;
  • per giovani tra i 20 e i 30 anni: 991,60 euro se il reddito complessivo non supera 15493,71 euro;
  • per lavoratori dipendenti fuori sede: 991,60 euro se il reddito complessivo non supera 15493,71 euro;
  • per lavoratori dipendenti fuori sede: 495,80 se il reddito complessivo è compreso tra 15493,72 e 30987,41 euro.
     

Gli studenti universitari fuori sede

Per quanto riguarda, invece, gli studenti universitari fuori sede che vivono in affitto, la detrazione è pari al 19% di quanto è stato speso. Il limite totale è fissato ai 2633 euro. L'agevolazione viene erogata solo se l’università in cui lo studente è iscritto si trova ad almeno 100 chilometri di distanza dal comune di residenza dello stesso.

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