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Area C gratis per poliziotti e carabinieri? Il comune di Milano dice no

Il 27 luglio in consiglio comunale respinta una mozione del leghista Samuele Piscina. Il nuovo sindacato carabinieri: "Il comune ci ripensi"

Nessuna deroga. Non per loro. Il consiglio comunale di Milano, nella seduta dello scorso 27 luglio, ha respinto una mozione del consigliere leghista Samuele Piscina che chiedeva che gli operatori delle forze di polizia potessero entrare gratuitamente con le loro auto private in Area C. Sottolineando il lavoro su turni e gli orari "flessibili", l'esponente del Carroccio aveva proposto una deroga per poliziotti e carabinieri, ma l'Aula ha respinto la proposta con sei sì e ventuno voti contrari. 

"Dalla giornata del 30 ottobre 2023 il ticket in questione subirà un sostanziale aumento, passando dagli attuali 5 euro a 7,50 euro. Il danno, per le tasche di quei lavoratori provenienti da zone poco o nulla servite dal trasporto pubblico, è ovvio", ha sottolineato nelle scorse ore il "Nuovo sindacato carabinieri", che è tornato sulla questione con un comunicato. "Data la quantità di 'barriere' a 'protezione' della stessa, ci si chiede perché invece di Area C non si parli di Area 51", hanno ironizzato dalla sigla.

"Vogliamo ricordare a chi ha l’avesse dimenticato che il reddito percepito da un operatore di polizia o da un qualsiasi lavoratore del settore pubblico è lontano anni luce dal consentire una dignitosa sistemazione alloggiativa a ridosso della famigerata Area C, figurarsi al suo interno. Quasi tutti gli operatori di polizia impiegati nelle caserme insistenti in quest’area, e in generale a Milano, vivono di fatto in altri comuni e sono quindi costretti a percorrere quotidianamente, con la propria autovettura, distanze considerevoli anche in ragione degli imprevedibili orari di servizio che, spesso, non consentono di sfruttare il servizio di trasporto pubblico, soprattutto negli orari serali e notturni", hanno sottolineato da Nsc, spiegando il perché della richiesta di una deroga.

Da qui la decisione di "esprimere la propria preoccupazione per la posizione assunta dal comune di Milano, totalmente incurante dell’importante impatto economico che la questione avrà sui bilanci delle famiglie degli operatori di polizia. In un momento storico in cui il caro vita è alle stelle, queste ulteriori spese non faranno altro che peggiorare il tenore di vita di quei lavoratori in uniforme di cui ci facciamo i portavoce. Come si potrà risolvere la cronica carenza organica di personale tra le forze di polizia a Milano se la città diventerà ancora più inaccessibile, sotto il profilo economico, ai lavoratori in divisa?", si sono chiesti dal sindacato, rimarcando che quelle "spese non sarebbero necessarie in qualsiasi altra sede di servizio". 

"Chiediamo al comune di Milano - hanno concluso gli esponenti delle forze di polizia - di voler rivalutare la propria decisione in materia. Le forze dell’ordine, forse qualcuno l’ha dimenticato, sono una risorsa per la collettività tra la gente, per la gente. Presumiamo, anche nell’Area C".

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