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La proposta: "A giugno no prolungamento lezioni, ma tavoli per riorganizzare la scuola"

A lanciarla Paolo Limonta, maestro elementare e assessore all’edilizia scolastica del comune di Milano e Antonella Meiani, maestra elementare, a nome del Movimento 'E tu da che parte stai?'

Dedicare il mese di giugno, anziché al prolungamento delle lezioni, a una riflessione diffusa di insegnanti e studenti sulla scuola, organizzando tavoli di quartiere, in presenza, all’aperto, con l’aiuto organizzativo degli enti locali. Questa in sintesi la proposta lanciata da Paolo Limonta, maestro elementare e assessore all’edilizia scolastica del comune di Milano e Antonella Meiani, maestra elementare, a nome del Movimento 'E tu da che parte stai?'.

In una lettera al ministro dell'istruzione, Patrizio Bianchi, Limonta e Meiani hanno presentato un piano elaborato a più mani sul futuro della scuola e dell’educazione e hanno proposto come utilizzare il mese di giugno per ripensare il contesto scolastico. Alla base della loro proposta ‘E tu da che parte stai?', un movimento che riunisce docenti, pedagogisti, medici, psicologi, sociologi, dirigenti scolastici, architetti, educatori impegnati nella ricerca in ambito educativo e che ha elaborato ‘La Scuola Sconfinata di tutte e tutti’ un piano strategico in cui scuola e territorio lavorano insieme, moltiplicando le occasioni educative. La scuola viene intesa come elemento che attiva, come parte integrante dello spazio-tempo scolastico, la rete delle istituzioni culturali e artistiche, i luoghi della salute, le realtà innovative del terzo settore, i progetti di cittadinanza attiva che introducono buone pratiche per l’ambiente e la sostenibilità ambientale.

“Abbiamo apprezzato - si legge nella missiva - le sue posizioni finora espresse sui tagli alla scuola pubblica e su contrasto alla povertà educativa e dispersione scolastica, per questo auspichiamo che nel suo nuovo ruolo da Ministro ci possa essere spazio per il confronto e per presentarle il grande lavoro che interi settori della società civile hanno fatto in questi mesi difficili al fianco di bambini e bambine, di ragazzi e ragazze, per affrontare insieme le criticità esasperate dalla pandemia: povertà educative, disabilità, abbandono scolastico, precarietà abitative, distanze linguistiche”.

“È stato davvero oneroso affrontare tutto questo – mettono in luce Limonta e Meiani - per un sistema scolastico fiaccato dalle scelte dei governi degli ultimi decenni. La scuola oggi è il laboratorio di cittadinanza più importante di una società inclusiva e multiculturale che già esiste e convive pacificamente fra i banchi, e le va data la centralità che merita, a tutti i livelli, altrimenti quelle criticità diventeranno ferite e poi conflitti”.

“Per questo - concludono i due maestri -  le inviamo la sintesi delle proposte su ‘La Scuola Sconfinata di tutte e tutti’ elaborate insieme a tanti esperti e specialisti del settore immaginando che possano essere una base per immaginare e ragionare insieme di una nuova stagione dell’educazione”.

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