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le motivazioni

Caso Carlotta Benusiglio: Venturi assolto perché il fatto non sussiste

L'ex compagno della stilista è stato prosciolto da tutte le accuse, sia per omicidio sia per induzione al suicidio

Il fatto non sussiste. Queste le motivazioni del verdetto emesso dalla Corte d’Assise d’appello di Milano sul caso di Carlotta Benusiglio, la stilista trovata impiccata con una sciarpa a un albero dei giardini di piazza Napoli nel 2016. L’ex compagno, Marco Venturi, che secondo l’accusa avrebbe ucciso la 37enne o l’avrebbe indotta al suicidio, è stato assolto da tutte le imputazioni.

Secondo quanto riportato dalla Corte nemmeno da “informazioni più colpevoliste è possibile desumere che Carlotta Benusiglio fosse persona succube al volere altrui”. Nessuna causa esogena o mano omicida “la morte di Carlotta Benusiglio è stata, oltre ogni dubbio ragionevole, il tragico portato di un gesto autolesivo”. Una conclusione, secondo il collegio, alla quale si poteva giungere subito senza i costi e la fatica di un processo lungo e complicato.

Sul caso di Carlotta Benusiglio il primo verdetto risale al 2022, quando il gap aveva affermato che non si trattasse di omicidio, ma che la morte della giovane stilista fosse stata causata da Venturi. L’uomo, infatti, è stato accusato di aver vessato e minacciato la 37enne per anni, portandola al tragico atto. Una condanna a sei anni per “morte come conseguenza di condotte persecutorie”, cancellata in secondo grado.

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