rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
La svolta

Morte di Francesca Quaglia: camionista indagato per omicidio stradale

È la sedicesima ciclista deceduta ad agosto sulle strade italiane

Omicidio stradale. È questo il reato per il quale sarà indagato il conducente 54enne del camion ribaltabile che ha travolto e ucciso la ciclista 28enne Francesca Quaglia a Milano. È stata agganciata quando con la sua bicicletta è ripartita alla sinistra del mezzo pesante, all'altezza di un semaforo, ed è poi finita sotto le ruote anteriori del camion in viale Caldara in centro a Milano. Il mezzo l'ha trascinata per alcuni metri prima che il camionista se ne accorgesse. Il conducente sarà indagato per omicidio stradale e la Procura di Milano ha disposto l'autopsia sul corpo della giovane. Alcune testimonianze riportano dei colpi di Francesca sul cassone per segnalare la propria presenza; altri testimoni, tuttavia, non confermano.

Incidenti mortali con ciclisti

Francesca Quaglia è la sedicesima ciclista deceduta ad agosto sulle strade italiane e la 126/a dall'inizio dell'anno: a fornire i numeri è l'Osservatorio Asaps-Sapidata dell'Associazione sostenitori della polizia stradale. A gennaio i decessi sono stati dieci, a febbraio 5, a marzo 7, ad aprile 14, a maggio 18, 22 a giugno, record a luglio con 34.

Dati parziali, perché non tengono conto dei feriti gravi che poi non ce la faranno in ospedale. Le vittime sono 108 uomini e 18 donne; 48 ciclisti avevano più di 65 anni. Nove i casi di pirateria stradale, con ben due episodi a luglio con la fuga di chi aveva provocato il sinistro mortale. A luglio sono deceduti anche un 98enne e quattro giovanissimi di 15 anni, due 16enni e un 18enne, ad agosto un altro sedicenne.

Morire in bicicletta sotto un camion a Milano: l'editoriale

Fai-Conftrasporto: "Modificare il codice della strada"

"Ciò che si deve fare è chiaro: introdurre una modifica alle normative del nuovo Codice della strada, che preveda l'adozione in Italia e, per estensione, a livello europeo, di strumenti obbligatori atti a superare il problema dell'angolo cieco", dice il presidente Fai-Conftrasporto Paolo Uggè. "Con superficialità - prosegue Uggè - i ministri dei precedenti governi non hanno mai provveduto a sollevare la necessità di rendere obbligatorie le telecamere per consentire ai conducenti dei mezzi pesanti di avere la necessaria e completa visuale sulla strada. Per non parlare di alcuni amministratori, vedi il sindaco di Milano, che lasciano intendere ai cittadini che le morti che coinvolgono i ciclisti dipendano esclusivamente dai camionisti. Anche l'Europa, oltre alle prestazioni 'green' dei camion, imposte alle imprese di trasporto, dovrebbe mostrare una maggiore sensibilità verso la sicurezza stradale". 

Manifestazione dei ciclisti per chiedere più sicurezza

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Morte di Francesca Quaglia: camionista indagato per omicidio stradale

MilanoToday è in caricamento