rotate-mobile
Cronaca

Il rapper Simba La Rue rischia quattro anni e mezzo di carcere

La richiesta del pm nell'ambito del processo sulla "faida tra trapper"

Quattro anni e mezzo di carcere. È la richiesta di condanna della procura di Milano nei confronti di Mohamed Lamine Saida, il trapper 21enne famoso come Simba La Rue. La richiesta è arrivata nel processo con rito abbreviato sulla "faida tra trapper", che aveva portato il 9 giugno del 2022 anche al sequestro e al pestaggio di un rapper di un gruppo rivale, Baby Touché, che però non ha mai formalizzato querela rendendo impossibile il processo per sequestro di persona. 

Il gup Rossana Mongiardo emetterà la sentenza il prossimo 28 settembre. Il pm ha chiesto, tra l'altro, anche 4 anni e 2 mesi per Mevljudin Hetem e 2 anni e 2 mesi per "concorso anomalo" per una ragazza imputata, che avrebbe avuto un ruolo minore. Al centro del processo ci sono le accuse di lesioni e rapina per un'aggressione in via Settala commessa dal gruppo "per sfregio e punizione" per "mortificare" la vittima, un giovane che faceva parte anche lui del gruppo rivale, quello che faceva capo a Touché. 

La sua decisione di non denunciare il sequestro e pestaggio subito, secondo la procura, nasce da una "reticenza per una logica di banda". La giudice, nella stessa udienza di mercoledì, ha revocato la misura dei domiciliari per Simba, difeso dal legale Niccolò Vecchioni, sostituendola con l'obbligo di firma tutti i giorni. 

Il 21enne è anche a processo davanti alla settima penale, con l'altro noto trapper Baby Gang e altri giovani, per una sparatoria nella notte tra il 2 e il 3 luglio 2022 in via di Tocqueville, vicino a corso Como, zona della movida milanese, in cui rimasero feriti due senegalesi.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il rapper Simba La Rue rischia quattro anni e mezzo di carcere

MilanoToday è in caricamento