rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Tutto il mondo politico (e non) vuole che si svolga il Salone del Mobile

La kermesse in programma a settembre non è ancora stata confermata per alcuni dubbi dei partecipanti

Non è ancora stata presa nessuna decisione definitiva e per il momento è ancora in bilico la prossima edizione del Salone del Mobile di Milano, previsto per settembre 2021. Gli appelli, tuttavia, sono trasversali e a senso unico: tutti gli schieramenti politici chiedono un ripensamento agli operatori intenzionati ad annullare la kermesse.

Gli appelli arrivano da politici locali ma anche dal governo. "Il Salone del Mobile non è solo una fiera ma un evento che ci rappresenta nel mondo — ha detto il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti (Lega) —. Per questo è importante che da parte di tutto il governo sia fatto uno sforzo ulteriore e se necessario anche un sacrificio per fornire ulteriori elementi di garanzia che favoriscano l’inaugurazione e lo svolgimento del Salone. Per quanto mi riguarda, garantisco l’impegno ad aprire subito un tavolo dedicato per agevolare la partecipazione all’evento di tutte le parti interessate".

Sala: "In questi momenti le comunità si stringono"

Nella giornata di venerdì 23 aprile il primo a prendere in mano la situazione era stato il sindaco di Milano, Beppe Sala, che aveva chiesto agli imprenditori del settore un ripensamento. Sala, più nel dettaglio, aveva pubblicato un video su Facebook in cui si rivolgeva direttamente alle aziende puntualizzando che altre città europee sarebbero pronte a "rubare" l'evento alla metropoli lombarda

"Se il loro dubbio è che i tempi sono stretti lo capisco, ma tutti noi abbiamo fatto i salti mortali in questa fase per cercare di porre rimedio alle urgenze che la pandemia ci ha portato ad affrontare — ha chiosato Sala —. Se il loro dubbio è che i loro investimenti non avranno il ritorno degli anni precedenti, non è un dubbio, lo so anche io. Però sono mesi che stiamo lavorando per protocolli sanitari, affrontare questioni logistiche per mettervi nelle condizioni di partecipare",

Rivolto direttamente agli operatori dell'arredo, il sindaco ha commentato che "in questa fase voi avete pagato come tutti le conseguenze della pandemia ma decisamente di meno. Ci sono categorie, come i ristoratori, gli albergatori, i servizi e chi si occupa di comunicazione e molti altri che hanno bisogno di lavorare. In questi momenti le comunità si stringono, non esistono temi di debiti o crediti, esiste il tema della generosità".

"La Regione farà di tutto"

"Il Salone del Mobile — ha affermato Fontana a margine della visita all'hub vaccinale di Cernobbio, venerdì mattina — deve rappresentare, anche simbolicamente, il momento della ripresa, quello nel quale il nostro Paese ricomincia a investire e a crescere. Una ripresa che passa anche da comparti strategici come l'arredamento e il design, in cui siamo leader nel mondo". 

Secondo Fontana, "il Salone non è importante solo per Milano, ma anche per la Lombardia e per l'Italia intera. Noi come Regione abbiamo dato tutta la nostra disponibilità confrontandoci e venendo incontro alle esigenze degli organizzatori. Lo abbiamo fatto, fin dall'inizio, offrendo loro il supporto negli ambiti di nostra competenza. Oggi ribadiamo questa disponibilità e ci auguriamo che possa esserci un ripensamento".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tutto il mondo politico (e non) vuole che si svolga il Salone del Mobile

MilanoToday è in caricamento