Un milione di euro alla Scala, 15mila euro ai "Rangers d'Italia"
Il MoVimento 5 Stelle pubblica i contributi erogati dal Comune di Milano a dicembre 2011, per associazioni culturali e sportive, sono 5,4 milioni: svetta un milione per la Scala, e 500mila euro per il volontariato. 2mila euro per "Una piccola apre furibonda"
Un milione di euro al Teatro La Scala. 15mila euro per l'associazione "Rangers d'Italia". 2mila euro per la rappresentazione "Una piccola ape furibonda", di Alda Merini. E ancora: 670mila euro per associazioni musicali (non specificate) e 500mila euro per sodalizi di volontariato, senza scopo di lucro.
Sono questi, con due delibere approvate il 22 dicembre 2011 e il 30 dicembre dello stesso anno, alcuni dei contributi dati dal Comune di Milano (in totale circa 5,4 miloni di euro) ad associazioni sportive, di volontariato, sociali. I beneficiari sono 64: tuttavia, diverse voci (come quelle per i sodalizi musicali) accorpano vari gruppi, che si spartiranno poi "l'assegno".
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Lo segnala il gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle. Premesso che non siamo contrari al supporto pubblico di attività private in ambito culturale e sportivo che siano di provato interesse per i cittadini, senza dubitare a priori della validità delle scelte comunali e tenuto conto che non è nelle possibilità del movimento di effettuare “in proprio” un analisi dettagliata delle 64 tra associazioni e fondazioni oggetto di contributi comunali - scrivono i "grillini" in una nota -, il Movimento mette questa lista a disposizione dei cittadini tramite gli organi di stampa, facendo informazione in modo trasparente e dettagliato riguardo a un importante investimento pubblico, che riguarda centinaia di enti, affinché con l’attenzione di tutti posano emergere eventuali “sprechi di denaro pubblico a favore di amici” o eventuali casi di enti meritevoli esclusi".
"In aggiunta, Mattia Calise presenterà al prossimo consiglio una interrogazione - prosegue la nota - che chiede di chiarire i criteri che sono stati seguiti, se la Giunta ritiene che queste spese siano coerenti con i vincoli del patto di stabilità, e se sono coerenti con la normativa vigente in materia di limiti di spesa per gli enti locali".
