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Derivati, dura replica di Ubs: "Noi truffatori del comune? Mai"

"Contesteremo le conclusioni del pm Robledo", promette la banca. Secondo cui non ci sono evidenze di frode ai danni del comune né da parte dell'azienda né da parte dei suoi dipendenti

L'Ubs non accetta di sentirsi "truffatrice" del comune di Milano. Si tratta di una delle quattro banche a processo, per le quali il pm Alfredo Robledo ha chiesto martedì una condanna con sanzione di 1,5 milioni di euro ciascuna, oltre al divieto per un anno di stipulare contratti con la pubblica amministrazione.

Secondo Robledo, il comune si è fatto "irretire" dalle banche. Ma Ubs in una nota replica duramente: "Contesteremo con fermezza le dichiarazioni finali del pm - si legge - nelle nostre repliche conclusive in autunno". Il processo è stato infatti aggiornato a settembre.

Secondo la banca, non è stata affatto dimostrata una frode ai danni del comune. "Le evidenze emerse - si legge ancora - non supportano le condanne e le sanzioni richieste dal pm nei confronti di Ubs o dei suoi dipendenti privati".

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