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Economia

Milano è come se fosse in lockdown, secondo Confcommercio

L'associazione che raccoglie i negozianti di Milano ha lanciato l'allarme: consumi in picchiata dopo le feste

Milano semivuota e consumi in forte calo. Anche i saldi, dopo un inizio decisamente spumeggiante, ora arrancano. È la fotografia scattata da Confcommercio nella prima settimana dopo le feste. E gli imprenditori hanno lanciato l'allarme. "È sotto gli occhi di tutti, le città sono come svuotate, e i consumi sono in fortissimo calo in tutti i settori" ha commentato Carlo Massoletti, vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia.

Il rallentamento delle attività dopo le vacanze è frutto del forte aumento dei contagi da covid ma anche alla ripresa diffusa dello smart working. "Siamo, purtroppo, tornati in una situazione fortemente critica che speravamo di esserci lasciati alle spalle", ha puntualizzato Massoletti. "Permane - ha proseguito il vicepresidente dell'associazione - la sofferenza nel comparto del turismo con una drastica riduzione dei flussi di italiani e stranieri accompagnata da un crollo delle prenotazioni nelle strutture ricettive delle città dove pesa anche la riprogrammazione di numerosi eventi fieristici".

Tanti contagi ma soprattutto incertezza, "un fattore psicologico che certo non invoglia a riappropriarsi della normalità e non incentiva i consumi", ha concluso Massoletti. 

Secondo Confcommercio quello che stanno attraversando Milano e le altre città della Lombardia è quasi un lockdown, per questo l'associazione chiede ristori e moratorie creditizie, oltre a un nuovo ciclo di cassa integrazione per le attività chiuse tra cui le discoteche.

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