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Il portale cinese in via Sarpi per il Fuori Salone

L'installazione temporanea

Per il Fuori Salone, c'è una novità nel quartiere Sarpi: l'installazione temporanea 'Noi-Men', un portale che simboleggia, nelle intenzioni, l'unione e l'apertura della comunità attraverso il design. I portali sono un simbolo mondiale dei quartieri cinesi, e da anni la comunità cinese meneghina 'sogna' di averne uno. Tanto che, nel 2015, in vista di Expo, si era discusso se installarne due, all'inizio e alla fine di via Sarpi. Con un nulla di fatto, perché la 'concessione' politica prevedeva lo smontaggio dopo l'esposizione universale, e questo era stato ritenuto troppo costoso dagli imprenditori che avrebbero finanziato l'opera.

Tornando al 2024, via Sarpi avrà il suo portale. Temporaneo, creato in collaborazione con i bambini italiani e cinesi del quartiere, disegnato da Dontstop Architettura e trasformato in opera d'arte da Pao e Tommaso Lanciani. Va ricordato che, nella cultura cinese, i portali rappresentano l'apertura (non la chiusura). Infatti, nelle intenzioni dei promotori e dei designer, "Noi-Men" simboleggia "l'apertura crescente del quartiere e delle future generazioni di origine italiana o cinese, comunque milanese", come si legge in una nota di 'Zona Sarpi', uno dei distretti del Fuori Salone di Milano. E c'è anche il capoluogo lombardo in "Noi-Men" (traduzione: "La nostra porta"): il biscione, simbolo incontrastato di Milano.

Tra le altre iniziative di 'Zona Sarpi' per il Fuori Salone, la donazione di 200 giocattoli-puzzle con calligrafia artistica, che rappresenta il simbolo del 'dragone', offerti ai bambini delle scuole della zona, promossa da Xiao Kejia, la moglie di un ex ambasciatore Usa in Cina. E l'intera via Sarpi sarà allestita con un'opera grafica realizzata con stendardi dal grafico Silvan Borer con Tommaso Lanciani. L'opera riproduce la convivialità dei pasti: dalla coltivazione alla preparazione al mangiare insieme.

Cerimonie del Tè in Fabbrica del Vapore

Spostandosi in Fabbrica del Vapore, verranno esposte le trasformazioni urbane che interessano città come Pechino, Shanghai, Shenzhen e Wuxi. A Pechino verrà mostrato il centro amministrativo sul lato orientale del canale, a Tongzhou, un'area libera dal caos della metropoli: il governo locale sta incoraggiando la partecipazione di designer italiani per la creazione di una 'cittadina ideale'. Il Comune di Iseo, invece, ha in progetto un gemellaggio con Boao, "l'isola sorella", a Wuxi.

Sempre in Fabbrica del Vapore, nella Cattedrale sarà esposta un'installazione di 10 metri sul tema 'Zen Design': Ji Qun, luminare buddista, sarà a Milano per tutto il periodo del Fuori Salone per interagire con i designer in visita e parlare con loro dell'equilibrio interiore da mantenere nell'era dell'intelligenza artificiale. Tra le attività esperienziali che si terranno in un padiglione circolare, con tendaggi, troviamo la cerimonia del Tè, la musica, la lettura e lo Zen. Ji Qun incontrerà anche gli studenti del Politecnico.

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