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Comunicato dell'associazione Oltre il Mare contro delibera Regione Lombardia sui parchi

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

COMUNICATO STAMPA 
La Regione Lombardia, nell’approvare la delibera presentata dalla Lega, ha mostrato il peggio di sé e il disprezzo dei principi base del Diritto universale palesando, con una squallida decisione economica, la propria scelta politica di convinto invito alla discriminazione, primo passo verso il razzismo conclamato. Quello, del resto, che caratterizza la Lega ed ogni orientamento fascista o fascistoide. 
Ritirare i contributi regionali ai parchi che offrono le loro strutture come accoglienza dignitosa ai profughi non è solo una scelta economica, è una decisione che ha come propria ratio l’esasperazione di quanto già contenuto nel Trattato di Dublino e criticato anche dall’ UNHCR, l’agenzia Onu per i rifugiati.
Non si tratta certo di uno scambio tra “sicurezza” e “umanità”, si tratta di scegliere tra la civiltà dell’accoglienza e la barbarie della discriminazione. Si tratta di cancellare le conquiste giuridiche e umane più nobili che, purtroppo, sono spesso solo sulla carta per sostituirle con arretramenti barbarici escludenti chi non fa parte del proprio clan. 
Questa è l’indicazione che la Regione Lombardia sta dando alle nuove generazioni e, in tutto questo, incidentalmente, riduce anche la tutela dell’ambiente impedendo ai parchi che hanno o avrebbero scelto la cultura della solidarietà di ottenere contributi per la gestione e il miglioramento degli stessi.
Considerando che la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo proclama che “tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali per dignità ….senza alcuna distinzione di razza, colore od origine nazionale, che tutti gli uomini sono uguali davanti alla legge ed hanno diritto ad una uguale protezione legale contro ogni discriminazione ed ogni incitamento alla discriminazione” ci riteniamo direttamente colpiti dalle scelte della Regione e, in quanto persone facenti parte della famiglia umana e non di un clan, rifiutiamo con sdegno l’approvazione della delibera.
Ricordiamo che dal 2000 ad oggi quasi 23.000 migranti hanno perso la vita nel Mar Mediterraneo, oltre 3.000 solo nel mese di settembre 2015 e che l’UE tra il 2007 e il 2013 ha speso 4 miliardi per il controllo dei migranti alle frontiere e solo 700 milioni per progetti di accoglienza.
NESSUN ESSERE UMANO E’ ILLEGALE
La globalizzazione dell’indifferenza è un'arma che uccide i nostri fratelli e la nostra umanità. Non possiamo permettere che ci siano persone, al mondo, con meno diritti di altri.
Per tutto questo ci appelliamo alla società civile e chiediamo una partecipazione attiva contro le discriminazioni insite nel Trattato di Dublino e le conseguenze che ne derivano, di cui la nostra Regione sta dando dimostrazione.
Siamo a disposizione di chiunque voglia organizzare con noi una mobilitazione seria e permanente per restituire voce alla civiltà contro la barbarie.

24 dicembre 2015
Associazione Oltre il Mare, onlus 
www.associazioneoltreilmare.com

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