M5s: "vicini agli studenti che scenderanno in piazza, in Lombardia la scuola deve essere pubblica"
Oggi, 12 marzo, gli studenti italiani scenderanno in piazza contro un'idea di scuola che non li rappresenta e che il governo sta imponendo loro, una riforma fantasma che di condiviso non ha nulla e che suona come un ceffone in faccia a studenti e insegnanti precari. Il modello di scuola proposto da Renzi è distante anni luce anche dai valori e dai principi del Movimento 5 Stelle, che da sempre porta avanti un'idea di scuola realmente inclusiva e aperta a tutti, una scuola pubblica e meritocratica.
Apprezziamo le proposte che l'Unione degli studenti ha messo in campo per una riforma del settore dell'istruzione alternativa a quella del governo, molte di queste sono vicine a quelle che anche il M5S ha elaborato e su cui è utile e prezioso un confronto il più ampio possibile. Condividiamo pienamente la mobilitazione degli studenti e domani molti di noi saranno accanto a loro nei cortei che si terranno nelle varie città italiane". Lo affermano i parlamentari M5S delle Commissioni Cultura di Camera e Senato.
Andrea Fiasconaro, capogruppo di M5S Lombardia, aggiunge: "Condividiamo le parole dei nostri portavoce a Roma e poniamo l'accento, ancora una volta, sull'importanza della battaglia per una scuola realmente pubblica in Lombardia. Anche quest'anno in regione non è previsto nessun aiuto ai ragazzi che frequentano gli ultimi tre anni delle superiori, a meno che non raggiungano risultati eccellenti, giusto per essere coerenti con la lotta alla dispersione scolastica. Non c'è nessuna giustificazione assennata per l'incostituzionale disparità di trattamento delle erogazioni economiche a coloro che frequentano una scuola paritaria (per la maggior parte private) rispetto a coloro che frequentano una scuola statale, pur a fronte della medesima necessità e della medesima situazione di bisogno economico".