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Biciclette investite e finti cadaveri in strada: la protesta dei ciclisti di Milano

Sabato 4 febbraio il flashmob della comunità delle due ruote che ha bloccato il traffico in piazzale Loreto, dove pochi giorni fa la 38enne Veronica D'Incà è stata travolta da un Tir perdendo la vita: "Vogliamo tutta la città a 30 Km/h entro il 2024"

Un flashmob con centinaia di biciclette e ciclisti investiti per strada in piazzale Loreto, dove pochi giorni fa la 38enne Veronica D'Incà ha perso la vita travolta da un Tir all'angolo con viale Brianza. Così i ciclisti di Milano hanno voluto manifestare contro le recenti morti in strada, ricordando con un minuto di silenzio vittime come la giovane Veronica e il 14enne Luca Marengoni, finito con la sua bicicletta sotto a un tram lo scorso novembre in via Tito Livio.

Tre le richieste della comunità delle due ruote al sindaco di Milano Beppe Sala: lo stop ai mezzi pesanti in determinate fasce orarie e l'obbligo dei sensori di prossimità, la pedonalizzazione delle strade davanti a ogni scuola, ma soprattutto la trasformazione di tutta la città in una zona 30 entro il primo gennaio 2024.

"Basta morti in strada - gridano gli organizzatori davanti alle centinaia di cittadini accorsi per la manifestazione -. A Milano, quando si viaggia a piedi o in bicicletta, non si muore per un casco non allacciato o per una distrazione. Si muore perché si viene investiti dalle auto, che sono troppe e che vanno troppo veloce".

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