Cancellato il treno dei pendolari per Milano, la rabbia della regione
Due treni cancellati da Desenzano, poi uno rimesso. La nota della regione
Niente treni, ma tante polemiche. È "guerra" tra regione e Trenitalia, che ha deciso di cancellare i convogli della mattina da Desenzano del Garga a Milano. I treni dei pendolari saltati sono quello delle 7.55 per Porta Garibaldi - in realtà ripristinata dopo le polemiche - e quello dell 8.55 per Centrale, che invece è tutt'ora fuori servizio. Così, per i pendolari bresciani diretti sotto la Madonnina la prima partenza utile è quella delle 9.23, evidentemente troppo tardi per andare al lavoro o in università.
Per questo l'assessore regionale alle infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile del Pirellone, Claudia Maria Terzi, ha scritto una lettera all’amministratore delegato di Trenitalia, Luigi Corradi, "per chiedere alla società statale di non ridurre i servizi mattutini del Frecciarossa a Desenzano del Garda, sulla Milano-Venezia".
"Trenitalia ha deciso di ridurre i servizi a Desenzano dei Frecciarossa in orario mattutino - ha spiegato l’assessore - e questo rappresenta una difficoltà per gli utenti. Ho chiesto all’Ad Corradi di rivedere questa scelta. Trenitalia ha operato questa riduzione - ha proseguito l'esponente della giunta - senza averla comunicata o condivisa con regione Lombardia. Inoltre, la riduzione dei servizi Frecciarossa a Desenzano contraddice l’impegno che sta portando avanti regione per ottenere la realizzazione di una nuova stazione sulla linea alta velocità proprio a Desenzano. Va anche detto che da alcuni anni prevediamo un contributo per gli abbonamenti dei pendolari che utilizzano l’alta velocità, in modo da compensare la tariffa maggiore applicata da Trenitalia: la cancellazione delle fermate è in contraddizione anche rispetto a questa azione di sostegno agli utenti".
"Abbiamo convocato la società statale - ha concluso l’assessore Terzi - chiedendo la disponibilità a partecipare a un incontro con la presenza dei rappresentanti del territorio e di tutti gli operatori interessati, al fine di trovare una soluzione adeguata e scongiurare riduzioni”.