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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Cosa sta succedendo nei pronto soccorso della Lombardia

L'ordine dei medici di Milano lancia l'allarme per la carenza dei medici e chiede più coinvolgimento. La regione assicura che è tutto ok


Medici "contro" Pirellone. Motivo del contendere: la carenza, certificata, di dottori al pronto soccorso. La miccia si è accesa nelle scorse ore, quando Roberto Carlo Rossi - presidente dell'ordine dei medici di Milano - ha sottolineato la "fuga" di mille medici di base in 10 anni, ha auspicato un maggior coinvolgimento da parte della regione e ha rimarcato una carenza di camici bianchi per il primo soccorso. A lui ha riposto la direzione generale welfare, che in una nota ha voluto ribadire che "a tutt'oggi è sempre stata garantita la piena funzionalità della rete di pronto soccorso regionale".

"L'obiettivo di rispondere alle emergenze e alle urgenze di salute dei cittadini lombardi - si legge nel comunicato diffuso da palazzo Lombardia - è perseguito attraverso l'impiego di proprio personale strutturato. Nei casi in cui la carenza di medici specialisti e le momentanee difficoltà di reclutamento mettono a repentaglio il pieno funzionamento dei servizi, regione Lombardia ricorre a contrattualizzazioni con cooperative in grado di offrire personale idoneo, preparato e specializzato. Si tratta di soluzioni temporanee e percentualmente marginali, praticamente assenti nell'area metropolitana milanese rispetto al complessivo servizio di pronto soccorso offerto dalla sanità lombarda. Tali soluzioni sono in grado però di garantire piena efficienza della rete di pronto soccorso che, con l'avvio delle case di comunità e la riorganizzazione della medicina territoriale, per la quale confidiamo nella piena collaborazione dei medici di medicina generale, saranno progressivamente sgravati da accessi inappropriati".

L'inchiesta: perché nessuno vuole fare il medico di base

La direzione generale welfare ci ha poi tenuto a ricordare che dal primo gennaio 2023 entrerà in vigore il nuovo modello di triage con un tempo massimo di attesa di 240 minuti per i pazienti meno gravi. "Promuovere in ogni area del pronto soccorso l'immediata presa in carico del cittadino per determinati segni e sintomi di presentazione rappresenta un'innovazione fondamentale del nuovo modello di triage lombardo. Attraverso l'applicazione di protocolli condivisi in team medico infermieristico, il tempo d'attesa diventa un vero e proprio step del processo attivo di diagnosi e cura", hanno proseguito dalla regione. 

"In particolare la presa in carico permetterà di identificare precocemente eventuali quadri clinici potenzialmente evolutivi, favorirà il trattamento tempestivo del dolore e ridurrà il tempo complessivo di permanenza. Regione Lombardia - prosegue la nota - promuoverà anche una soluzione che permetterà di ridurre il sovraffollamento dei pronto soccorso, indirizzando il cittadino direttamente a percorsi monospecialistici per codici non urgenti, gestiti completamente in aree dedicate", anche perché "i pazienti identificati con 'codice verde' rappresentano attualmente il 70% degli accessi". 

"Il nuovo modello di triage promuove inoltre la riorganizzazione interna dei pronto soccorso, che dovranno nel loro layout considerare aree a complessità assistenziale differenti, garantendo l'efficace utilizzo delle risorse e favorendo percorsi privilegiati in particolare per i pazienti più fragili. Per la prima volta il processo di triage verrà standardizzato su tutto il territorio regionale: un paziente con dolore toracico o febbre verrà pertanto valutato e codificato a triage in modo sovrapponibile in tutti i pronto soccorso lombardi".

"Ed è proprio per questo - conclude la nota - che la regione promuove un percorso di formazione della durata di tre mesi che, con la collaborazione di Areu, raggiungerà capillarmente tutti i pronto soccorso, utilizzando il nuovo manuale di triage realizzato dal 'Tavolo tecnico' di triage regionale che ha anche il compito di monitorare il processo di implementazione. Nello stesso tempo è in previsione l'adeguamento della piattaforma regionale emergenza urgenza e dei software gestionali".

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