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Venerdì, 26 Aprile 2024
La malattia

Il vaiolo delle scimmie preoccupa gli scienziati ma niente panico

Le parole di Fabrizio Pregliasco (Irccs Galeazzi) e di Maria Rita Gismondo (Sacco)

L'aumento dei casi di vaiolo delle scimmie tra Europa e Usa, specie dopo il primo caso italiano segnalato dall'Inmi Spallanzani di Roma in un giovane di ritorno dalle Canarie, "ovviamente è qualcosa che ci preoccupa. Al momento però è necessario solo procedere correttamente con segnalazioni tempestive e un'attenzione specifica nei laboratori" allertati sul tema. A parlare è il virologo Fabrizio Pregliasco, che - interpellato dall'Adnkronos Salute - invita però ad agire con tempestività ma senza allarmismi. "Facciamo attenzione ai casi sospetti e attiviamo una rete nazionale di segnalazione come per le epatiti pediatriche" acute a eziologia sconosciuta, è l'invito del docente dell'università Statale di Milano e direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi.

Anche la microbologa Maria Rita Gismondo invita a mantenere la calma, agendo però rapidamente: "Assolutamente no panico, ma massima attenzione", sui casi di vaiolo delle scimmie. "Per ora si tratta di casi isolati. Quindi - dice la direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano - sono casi che si possono assolutamente circoscrivere, visto che vengono correttamente segnalati. Possono e devono essere circoscritti ora", esorta l'esperta.

Cos'è il vaiolo delle scimmie?

Il vaiolo delle scimmie è un'infezione virale solitamente associata ai viaggi in Africa occidentale. La trasmissione all'uomo può avvenire attraverso il contatto con un animale o un essere umano infetto o con materiale corporeo umano contenente il virus. La trasmissione tra gli esseri umani avviene principalmente attraverso grandi goccioline respiratorie. Poiché le goccioline non possono viaggiare lontano, è necessario un contatto faccia a faccia prolungato. Il virus può anche entrare nel corpo attraverso fluidi corporei, materiale della lesione o contatto indiretto con materiale della lesione. Il periodo di incubazione del vaiolo delle scimmie è generalmente compreso tra 6 e 13 giorni, ma può variare da 5 a 21 giorni. 

I sintomi includono febbre, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena, linfonodi ingrossati, brividi ed esaurimento. In genere si sviluppa un'eruzione cutanea. Questo spesso inizia sul viso e poi si diffonde ad altre parti del corpo, compresi i genitali.  

L'eruzione cutanea attraversa diverse fasi e può assomigliare alla varicella o alla sifilide, prima di formare finalmente una crosta, che in seguito cade. La differenza nell'aspetto da varicella o sifilide è l'evoluzione uniforme delle lesioni. Il periodo di incubazione è in genere da 6 a 16 giorni, ma può arrivare fino a 21. Quando la crosta cade una persona non è più infettiva. 

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